L’amore non è sempre una risorsa, uno stato di felicità costante, un sentimento che riesce a incoraggiare e che stimola pensieri positivi. Ha anche un lato oscuro, doloroso, si tratta della philofobia che genera angoscia e difficoltà di legami. La parola deriva dal greco e unisce due termini: philo (amore) e fobia (paura) ed è utilizzata per definire il terrore di innamorarsi, di avvicinarsi ad un probabile partner, di trovare l’anima gemella. È un disturbo che limita le relazioni sociali, che incide sull’autostima e può portare all’isolamento. La filofobia ha sintomi analoghi a quelli che si verificano per chi soffre di ansia, per questo non bisogna arrendersi e affidarsi ad esperti per guarire e tornare a voler bene.
Philofobia: i comportamenti preoccupanti
Un malato di filofobia ha sintomi sia di natura fisica che psichica. Quando il disagio si diffonde invade tutto l’organismo e sono frequenti le palpitazioni, il respiro affannoso, l’insonnia, la sudorazione, il senso di svenimento, i tremori, gli eritemi e la nausea. Dal punto di vista mentale la philofobia attiva comportamenti molto simili agli attacchi di panico. Infatti, chi ne è affetto ha pensieri ossessivo compulsivi, rimugina sul passato, ha crisi d’ansia, è costantemente nervoso, ha paura della paura o sviluppa una fobia sociale. Inoltre, fugge da situazioni e persone che considera una minaccia emotiva, evita luoghi e individui che possono evocare vecchi amori o ricordi dolorosi, si isola dal resto del mondo e questo può incidere nel lavoro o nello studio.
Come nasce la paura di amare?
La perdita del controllo del proprio corpo e della propria mente sono il cuore della filofobia e dei suoi sintomi, ma le cause scatenati di tale patologia, che rende difficile avere una vita serena e normale, sono di varia origine. La paura di amare non è un effetto di una semplice delusione d’amore, ma qualcosa di più profondo, nasce dal timore di perdere la persona amata o da traumi subiti nel passato, soprattutto se avvenuti durante l’infanzia. La separazione dei genitori, il rifiuto dovuto a pregiudizi culturali o religiosi, un divorzio alle spalle, ma anche il dover affrontare un periodo di grande stress può scatenare questa lotta emotiva. Ogni uomo o donna può ritrovarsi bloccato in una trappola psichica che spinge a non provare emozioni per non soffrire o per non perdere la propria libertà.
Filofobia: i rimedi
La comparsa della filofobia con sintomi evidenti non deve essere sottovalutata. Questa gabbia mentale può essere aperta e donare un nuovo benessere a chi ne soffre. Il disagio psichico, i meccanismi di difesa che si attivano, la difficoltà a mettersi a nudo davanti all’altro, che influisce anche sulla sessualità, possono essere superati. Per la filofobia i rimedi può indicarli uno psicologo o uno psicoterapeuta, figure professionali specializzate nel settore a cui affidarsi per seguire una terapia cognitivo comportamentale o di desensibilizzazione affettiva. A seconda del caso deciderà il dottore la cura più adatta per il paziente e i tempi per raggiungere la guarigione o percepire dei miglioramenti. Nelle situazioni più gravi potrebbe essere necessario un trattamento con farmaci antidepressivi. L’importante è ascoltare le indicazioni degli esperti che sono in grado di aiutare i propri assistiti ad innamorarsi di nuovo.