Quando abbiamo un dolore muscolare, mal di schiena o uno stiramento sportivo ci viene consigliato di effettuare qualche seduta di fisioterapia con un professionista.
Ma il fisioterapista cosa fa e quanto guadagna? E in cosa differisce dalle figure professionali con le quali spesso viene confuso?
Se’interessa, qui puoi scoprire tutto sulle infiammazioni del nervo sciatico.
- Il fisioterapista cosa fa: differenze con fisiatra e osteopata
- Il fisiatra cosa fa?
- L’osteopata cosa fa?
- Come si diventa fisioterapista
- La specializzazione in fisioterapia: i corsi per fisioterapisti
- Quanto guadagna un fisioterapista “dipendente”?
- Guadagno di un fisioterapista che lavora nel privato
- Lo stipendio del fisioterapista nel 2018
Il fisioterapista cosa fa: differenze con fisiatra e osteopata
Vediamo la figura del fisioterapista cosa fa. Innanzitutto va precisato che opera solo in seguito al conseguimento di una laurea triennale, necessaria per l’abilitazione alla professione. Egli è un operatore sanitario il cui lavoro è incentrato sulla prevenzione, la cura e la riabilitazione di persone colpite da disturbi, attinenti all’area della motricità, alle funzioni corticali superiori e a quelle viscerali.
La professione del fisioterapista è ricercata da chi, solitamente in seguito a traumi di varia natura, ha necessità di riabilitazione motoria, funzionale o di una rieducazione posturale.
Il fisiatra cosa fa?
Il fisiatra cosa fa, invece? È un medico specializzato in problematiche dell’apparato muscolo-scheletrico, quindi, di conseguenza, segue lo sviluppo di programmi di riabilitazione motoria e rieducazione posturale. Il fisiatra lavora a stretto contatto con il fisioterapista in quanto segue il recupero delle funzioni motorie in seguito ad interventi chirurgici, attraverso la fisioterapia.
L’osteopata cosa fa?
Vediamo l’osteopata cosa fa e in cosa differisce dalle altre due figure. L’osteopata non si sofferma solo sulla zona interessata e circoscritta, ma considera il corpo in tutta la sua globalità. Il suo compito è quello di individuare la causa che c’è dietro al problema. Inoltre, non utilizza alcun macchinario, ma solo le sue mani, sia per la diagnosi che per la terapia. Quanto guadagna un osteopata? Una seduta della durata di trenta o sessanta minuti può fruttare dai 50 ai 100 euro.
Come si diventa fisioterapista
È importante che chiunque abbia a che fare con la nostra salute sia un professionista qualificato e riconosciuto a livello nazionale. Come si diventa fisioterapista? In Italia l’accesso alla professione richiede la frequenza di un corso di laurea breve, comprensivo di tirocinio, al termine del quale si consegue l’abilitazione.
Il corso di laurea in Fisioterapia è organizzato dalla Facoltà di Medicina e Chirurgia. L’accesso è a numero chiuso e prevede il superamento di un test d’ingresso. La prova finale ha lo stesso valore di un Esame di Stato, utile all’abilitazione professionale. Durante la sua formazione, il fisioterapista acquisisce nozioni nel campo dell’anatomia, fisiologia del sistema muscolo-scheletrico, di quello nervoso, respiratorio e cardio-circolatorio, urogenitale. Inoltre, il profilo di questa figura professionale deve aver appreso durante il proprio cursus studiorum nozioni di biologia, biochimica, biomeccanica, metodologie riabilitative e della ricerca, psicologia, medicina legale e molte altre materie.
La specializzazione in fisioterapia: i corsi per fisioterapisti
Una volta conseguito il titolo di laurea è possibile perfezionare la propria formazione con lauree magistrali in Scienze Riabilitative, Master di primo livello o corsi di perfezionamento.
La specializzazione in fisioterapia può essere di vario genere, infatti i corsi per fisioterapisti spaziano tra:
- Psicomotricità;
- Terapia occupazionale;
- Fisioterapia sportiva;
- Riabilitazione vascolare;
- Osteopatia;
- Posturologia;
- Trattamento dell’ATM;
- Taping muscolare;
- Neurodinamica;
- Riabilitazione del pavimento pelvico;
- Chiroterapia.
Al di là delle possibili differenti specializzazioni, il fisioterapista deve decidere se operare come dipendente di un centro riabilitativo o come libero professionista.
Quanto guadagna un fisioterapista “dipendente”?
Chi è interessato a questa professione si chiederà sicuramente quando si possa guadagnare esercitandola. Tuttavia, la retribuzione varia a seconda del luogo di lavoro e dell’esperienza maturata. Ad esempio, poniamo il caso volessimo sapere quanto guadagna un fisioterapista dipendente. Per un neo-laureato, impiegato in una struttura sanitaria, lo stipendio si aggira intorno agli 800-1000 euro al mese, fino al raggiungimento di 1500 euro nel caso di professionisti con una maggiore competenza. Tuttavia il fisioterapista ha la possibilità di lavorare anche privatamente. In tal caso lo stipendio mensile potrebbe aggirarsi anche tra i 3000 e i 5000 euro al mese.
Guadagno di un fisioterapista che lavora nel privato
Il guadagno di un fisioterapista che lavora in privato può aggirarsi anche intorno ai 3000-5000 euro, considerando il fatto che una seduta mediamente ne costa all’incirca 35-40. Tuttavia, c’è da ponderare circa un altro fattore. Infatti, è vero che i guadagni privatamente sono superiori, ma non vengono conteggiate le spese per attrezzature e spostamenti, che nel caso del fisioterapista dipendente sono a carico della struttura o dello stato.
Lo stipendio del fisioterapista nel 2018
Lo stipendio del fisioterapista nel 2018 varia, come già abbiamo accennato, da settore pubblico a privato. Infatti, il guadagno di un fisioterapista che lavora nel settore privato si aggira anche intorno ai 1800 euro. Si tratta di una retribuzione che ad oggi gode di un aumento rispetto a qualche anno fa, nonostante sia ancora inferiore – perlomeno da quanto riportano i dati – a quella dei colleghi che lavorano nel privato, il cui stipendio si aggirerebbe intorno ai 2000-2500 euro.