I funghi costituiscono per molti una vera e propria passione. Tanti coloro che raccolgono questi interessanti organismi, perlustrando boschi e montagne dell’Abruzzo alla ricerca del fungo perfetto. La provincia di Teramo, in particolare, è la più ricca di questo prodotto, seguita dalla Marsica e dai Monti della Laga.
Tra i funghi teramani più apprezzati, oltre al re indiscusso, il porcino, ci sono tante altre specie, perfette per fungere da condimento per molte pietanze, per essere consumati trifolati come antipasto o ripieni al forno come contorno. Tra i funghi commestibili che i cercatori raccolgono nella provincia abruzzese vi elenchiamo i funghi porcini teramani che si trovano più frequentemente.
- Funghi pioppini dove si trovano
- Funghi ovuli
- Funghi prataioli
- Funghi chiodini
- Funghi pleurotus
- Funghi teramani doc: funghi porcini teramani
- Il porcino reale
- Il fungo porcino da record
Funghi pioppini dove si trovano
Agrocybe aegerita è il nome di una varietà di funghi davvero simpatica, piccolina e ricca di gusto. I funghi pioppini dove si trovano? In Abruzzo nei boschi di pioppi, ovviamente. I funghi pioppini sono gustosi, profumati e commestibili. La loro forma è molto caratteristica, con un cappello, bruno all’apice e via via più chiaro, e un lungo gambo slanciato e flessuoso. Le lamelle sono fitte e di colore beige, la carne è bianca, l’odore molto caratteristico e quasi indefinibile, il sapore aromatico. Perfetto in abbinamento a diversi altri ingredienti, questo fungo al momento della cottura sprigiona un aroma unico e inebriante.
I funghi ovuli
Il loro nome scientifico è Amanita caesarea e sono molto ricercati e apprezzati poiché perfetti per essere consumati crudi in insalata, conditi solo con un filo d’olio. La prelibatezza dei funghi ovuli era nota fin dai romani, che solevano chiamarli “cibo degli dei”. Questo ovulo buono ha il cappello arancione, di forma sferoidale, il cui diametro arriva fino a 20 centimetri. Le lamelle sono fitte e gialle, dello stesso colore del gambo cilindrico. L’odore è tenue, come il sapore, la carne è tenera e fragile.
I funghi prataioli
La bontà del prataiolo è stata decantata perfino da Ovidio, che lo definiva il miglior fungo in natura. L’Agarica campestris, come si evince dal nome, cresce nei campi, ha un cappello glubuloso con margini uniti al gambo, lamelle rosee e bruno-violacee incurvate verso il margine. Il gambo cilindrico solido, liscio e bianco. I funghi prataioli hanno carne soda, bianca, leggermente rosea al taglio; un odore mandorlato gradevole e un sapore dolce e leggermente piccante.
I funghi chiodini
Le “caldarelle” sono tipiche del periodo di novembre, quando l’umidità è elevata, e chiudono la stagione di raccolta dei funghi teramani. Per poterli cogliere è importante che siano giovani, con lamelle molto chiare. Il gambo va scartato e la prima cottura va fatta bollendoli e buttandone l’acqua. Il consumo dell’Armillaria mellea, infatti, può causare intossicazioni se non si seguono alcune semplici regole. I funghi chiodini – questo è il loro nome più comune – sono definiti anche asparagi dei funghi, poiché la parte commestibile è costituita dal cappello, carnoso e membranoso, e dall’estremità superiore del gambo, cilindrico e affusolato, spesso curvo, molto fibroso e duro nella parte finale.
I funghi pleurotus
Il pleurotus ostreatus è il più ricco di nomignoli. Che si senta parlare di gelone, orecchione, ostricone o fungo ostrica ci si sta sempre riferendo alla stessa varietà di funghi pleurotus. Questi sono perfetti gratinati al forno, grazie alle loro grandi dimensioni. Il cappello, infatti, ha una forma a ostrica o ventaglio, che può arrivare anche a 25 centimetri, di colore bruno rossiccio o violaceo. Il gambo è laterale, un cilindro irregolare molto corto e sottile, biancastro, la carne è compatta, soda e bianca. Odora di farina fresca e ha un sapore dolce, aromatico e intenso.
Funghi teramani doc: funghi porcini teramani
Nel momento in cui parliamo di funghi teramani doc non possiamo esimerci dal menzionare i funghi porcini teramani.
Tra questi vi è principalmente un ottimo fungo, la cui raccolta non è così abituale in montagna: parliamo del Boletus aerus, meno consumato dell’Amanita caesare.
Può accadere che la crescita di questa tipologia sia rallentata da importanti escursioni termiche. In questo caso c’è poco da fare, se non attendere un clima migliore; ma in ogni caso, conviene pazientare per poter assaporare l’inconfondibile gusto di questi strepitosi funghi teramani.
Il porcino reale
Come abbiamo già accennato sopra, tra i funghi teramani più apprezzati vi è il porcino e per la precisione il porcino reale. Questo nasce sotto le latifoglie e cresce grazie ad un clima umido e sabbioso. Dal punto di vista estetico mostra un cappello dal diametro piuttosto grande, dagli 8 ai 20 centimetri, di color rosso fragola. I tubuli invece sono di un bel giallo intenso, a meno che non vengano colpiti da larve e parassiti – in quel caso diventano marroncini –. Il profumo è delicato e vagamente fruttato. Se t’interessa qui puoi scoprire qual è il periodo dei funghi porcini.
Il fungo porcino da record
Ad Abbadia San Salvatore è subito fungo porcino da record: di seguito alle particolari condizioni meteorologiche del territorio, nella provincia di Siena, è stato trovato il fungo più grande di sempre. Dal suo chilo e seicento grammi di peso, ha colto di sorpresa anche i più esperti ricercatori.