Sono passati ormai i tempi in cui la fotografia veniva considerata la sorella minore e muta del cinema. Oggi in tutte le città d’Italia si moltiplicano le gallerie e i musei che ospitano mostre fotografiche, e alcuni fotografi italiani famosi sono stati consacrati al ruolo di star. Certi sono diventati perfino più famosi dei celebri protagonisti che hanno ritratto nelle loro foto.
Ai tempi di Instagram, tuttavia, mentre tutti consumiamo e produciamo immagini ogni giorno, è diventato paradossalmente sempre più complicato distinguere la qualità di una foto scattata da un dilettante da quella di un professionista. Le foto dei grandi maestri continuano però a lasciare un segno e a dettare legge in termini di estetica, in maniera forse meno immediata ma certamente più duratura di un influencer di Instagram. Oggi vi accompagniamo quindi in un viaggio alla scoperta della grande fotografia italiana degli ultimi 40 anni e dei suoi protagonisti.
- Fotografi famosi anni ‘70
- Fotografi famosi anni ‘80
- Fotografi famosi anni ‘90
- Fotografi famosi contemporanei
- Fotografi emergenti italiani
Fotografi famosi anni ‘70
Gli anni ’70 sono stati uno dei decenni più entusiasmanti dal punto di vista culturale e artistico, per la prima volta perfino in Italia non ci si sentiva arretrati rispetto ai grandi esempi del nord Europa o degli Stati Uniti. Anche la fotografia viveva una delle sue prime stagioni di gloria nel nostro paese. Tra i fotografi famosi degli anni ’70 non si può non annoverare Luigi Ghirri. Classe 1943, Ghirri comincia la sua attività proprio a cavallo tra i ’60 e i ’70 focalizzandosi sul paesaggio, specie quello urbano, e realizzando degli scatti unici che testimoniano l’avvento e la successiva evoluzione della società del consumo in un Italia ancora poco industrializzata e tutto sommato ancora rurale. Ghirri continuerà la sua attività con la pubblicazione di alcuni libri fondamentali di fotografia urbana e paesaggistica fino alla morte improvvisa nel 1992. Tornando agli esuberanti anni ’70, quelli furono gli anni in cui si andavano sviluppando la cultura e la sensibilità femminista, che trovarono la loro traduzione in fotografia nell’opera caustica e critica di Lucia Marcucci, a partire dalla celebre foto “Ragazza Squillo” del 1965 che ritrae una ragazza con un gigantesco telefono a rotella finto in grembo.
Fotografi famosi anni ‘80
Il decennio successivo ai ’70 ha visto l’affermarsi anche di altri fotografi famosi italiani, come Lucia Battaglia, fotografa palermitana divenuta famosa per i suoi reportage fotografici sugli omicidi di mafia, e insignita nel 1985 del celebre e prestigioso premio W. Eugene Smith Award, a New York. Dal 1992, dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino, la Battaglia ha deciso di non fotografare più le scene del crimine di omicidi di mafia, curando l’edizione di alcuni libri di fotografia paesaggistica realizzati tra gli scorci naturali della Sicilia. Un altro fotografo che è impossibile non citare è Franco Fontana: attivo già dagli anni ’70 ha ricevuto negli anni ’80 la consacrazione come maestro indiscusso nell’uso del colore e nella disposizione delle geometrie all’interno della composizione fotografica. In quello stesso periodo Gabriele Basilico è invece diventava uno dei fotografi più famosi degli anni ’80 grazie a due progetti di natura paesaggistica e di cronaca: il Bord de mer, dedicato al rapido cambiamento del paesaggio francese e un reportage fotografico uscito nel 1991 e dedicato alle conseguenze che una guerra civile durata circa 15 anni avevano lasciato a Beirut, in Libano.
Fotografi famosi anni ‘90
Guido Guidi è certamente uno degli altri grandi nomi della fotografia italiana. Guidi si è imposto come uno dei fotografi italiani più famosi negli anni ’90, grazie a progetti di natura artistica e dalla vena concettuale. Il suo è un occhio attento ai paesaggi meno appariscenti e di natura deliberatamente anti-spettacolare. A metà dell’ultimo decennio del secolo scorso è tra i responsabili dell’ideazione del progetto “Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea”, insieme ai fotografi Paolo Costantini e William Guerrieri. Il progetto promuove indagini fotografiche sul territorio coinvolgendo autori affermati, italiani e non, e giovani fotografi emergenti. Tra le opere più importanti di Guido Guidi ricordiamo l’indagine fotografica fatta a metà degli anni ’90 tra la Russia e il santuario di Santiago de Compostela. Con occhio attento e mai volto al patetismo Guidi è stato e continua ad essere uno dei più capaci documentaristi del complesso fenomeno dell’urbanizzazione delle società contemporanee.
Fotografi famosi contemporanei
Veniamo ora ai giorni nostri. Tra i fotografi famosi contemporanei il nome che è sulla bocca di tutti è quello di Oliviero Toscani. Toscani è diventato famosissimo grazie al fatto di aver associato il suo lavoro al marchio Benetton, di cui ha curato le campagne pubblicitarie fino all’anno 2000, inventandosi in buona sostanza lo stile estetico caratteristico di questo marchio di abbigliamento. Famoso per lo stile controverso delle sue fotografie, nel 2007 Toscani ha realizzato uno dei suoi scatti più dibattuti e criticati, un nudo della modella anoressica francese Isabelle Caro. Le foto erano dei ritratti in gigantografia della modella, il cui corpo era segnato gravemente dalla malattia. Nonostante gli scatti facessero parte di una campagna contro la malattia, furono aspramente criticati da alcuni. Nel 2014 l’eclettico Toscani, già avvezzo a partecipazioni televisive, accetta di partecipare come giudice del primo talent show europeo dedicato alla fotografia, Master of Photography. Un fotografo che ha fatto dell’essenzialità la sua cifra stilistica è certamente il siciliano Ferdinando Scianna, che pur scattando e realizzando mostre e reportage già dagli anni ’70 ha raggiunto una maggiore notorietà quando sul finire degli anni ’90 ha cominciato a lavorare sempre più frequentemente nell’ambito della moda, in particolare associandosi al marchio Dolce&Gabbana.
Fotografi emergenti italiani
Il mondo della fotografia nel nostro paese gode di un’ottima salute, a giudicare dal numero di giovani fotografi emergenti italiani di talento che si stanno affacciando sulla scena per farsi un nome e acquisire una meritata notorietà. Forse ai più questi nomi non diranno granché (ancora per poco), ma giovani come Nicola Lo Calzo, classe 1979, stanno davvero dimostrando di avere qualcosa da dire e di sapere come farlo. Lo Calzo ha alle spalle la pubblicazione di Cham, un lavoro quinquennale sulla memoria nella contemporaneità della tratta degli schiavi africani. Precedentemente aveva pubblicato nel 2015 la raccolta Obia, in cui aveva analizzato e ritratto le credenze religiose e magiche degli eredi delle comunità di schiavi fuggiti in Suriname e nella Guyana. Una fotografia più intimista è invece alla base degli “Autoscatti sbagliati” di Ilaria Facci, giovane fotografa classe 1982. La Facci è nata con un retinoblastoma all’occhio sinistro, ma più che subire le conseguenze di questa malattia nel suo lavoro le vive con creatività e le tramuta in obliquità di percezione, ricomponendo le porzioni di un Io portato agli estremi della frantumazione.