Per controllare la qualità, l’origine, le garanzie in fase di produzione e il rispetto delle norme sulla distribuzione, l’Unione Europea ha creato un sistema di certificazioni valide all’interno dell’intero continente e controllate dall’organo competente, la Disciplinare di Produzione. Chiarito della sigla IGP significato (posto che in altri Paesi potrebbe essere diversa, ad esempio in Inghilterra è PGI e in Croazia ZOZP), vedremo nei prossimi paragrafi a quali prodotti si applica e qual è la differenza rispetto alla sigla DOP. Ecco tutto quello che occorre sapere:
IGP cosa significa
Vi sarà capitato spesso di vedere nelle etichette dei prodotti alimentari alcune sigle e di porvi la domanda: IGP cosa significa? Questa, come detto, è una sigla posta dall’UE ed è l’abbreviazione di “Indicazione geografica protetta”. Indica l’origine di alcuni prodotti alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica dipendono dalla provenienza geografica, e la cui produzione o lavorazione avviene in una particolare regione. Se da un lato è una garanzia sulla provenienza del prodotto, dall’altro comporta il rispetto di una serie di norme stabilite dalla Disciplinare di Produzione: tutto, insomma, a tutela del consumatore. Quando trovate queste tre lettere, infatti, potete stare tranquilli riguardo, ad esempio, a tutti i salumi italiani: il Salame d’Oca di Mortara che avete acquistato, piuttosto che il Lardo di Colonnata, provengono davvero dalle regioni indicate. Nessuna brutta sorpresa a tavola!
Differenza tra IGP e DOP
Un’altra sigla molto diffusa – sicuramente avrete incontrato anche questa sugli scaffali del supermercato – è DOP, anch’essa regolamentata dagli organi dell’UE, creati a tutela dei cittadini europei per favorire la trasparenza nel mercato alimentare e agricolo. Qual è la differenza tra IGP e DOP? Questa seconda sigla significa “Denominazione d’origine protetta” ed è utilizzata per quei prodotti (agricoli o alimentari) la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute almeno in parte all’ambiente geografico d’origine, comprendendo in esso i fatturali naturale e umani connessi, e il luogo di lavorazione dell’alimento. Anche in questo caso, quindi, andate sul sicuro con Grana Padano, Pecorino Siciliano e molti altri prodotti della nostra penisola e non solo: vi sarà sufficiente controllare se compaiono queste tre lettere sull’etichetta.