La prima cosa che colpisce del paese di Barolo, nel caso si faccia un tour delle langhe, è la sua diversa posizione geografica rispetto ai paesi limitrofi che sono posizionati lungo un crinale o attorno alla sommità di un colle. Il paese in questione infatti si trova adagiato su di un altopiano a forma di sperone protetto dai rilievi circostanti, disposti a guisa d’anfiteatro.
La città del Vino Barolo
Barolo è un antichissimo borgo (le teorie più accreditate fanno risalire la sua fondazione attorno all’alto medioevo ad opera dei barbari) costituito da vicoli pittoreschi, cantine e tantissimi wine bar meta di molti tour enogastronomici.
La collina è dominata dal castello edificato da Berengario I per difendersi dalle invasioni saracene e successivamente passato di mano in mano fino all’acquisizione di tutti i territori da parte dei Faletti, una famiglia di banchieri, che attorno al 1250 pose fino al passaggio continuo di questi possedimenti.
Ad oggi il Castello ospita il museo del vino con all’interno un percorso didattico decisamente insolito e dai suoi torrioni si possono ammirare le colline ed i vigneti circostanti famosi in tutto il mondo per i prodotti vinicoli.
Percorsi enogastronomici nelle langhe
Creata nel 1982, l’Enoteca nazionale del Barolo ha sede a Catello Faletti ed costituita ed amministrata costituita e amministrata dagli undici comuni della zona di origine del vino, dall’Amministrazione Provinciale, dalla Camera di Commercio di Cuneo, dal Consorzio del Barolo e dalla Regione Piemonte il cui presidente attuale è Federico Scarzello.
Lo scopo dell’enoteca nazionale, ovviamente, è la promozione e la tutela dell’immagine del vino Barolo e del suo territorio, senza perseguire fini di lucro. I produttori del vino Barolo che ne aderiscono sono circa 180.
La sede espositiva si suddivide in 3 parti: una meramente espositiva, che accoglie bottiglie esclusive prodotte nella zona; una di degustazione ed una di vendita che segue i prezzi stabiliti direttamente dai produttori.
La parte di degustazione del Barolo è gestita in modo particolare: ogni giorno vengono presentati tre prodotti provenienti da diverse zone di produzione del vino in questione a scopo puramente didattico al fine di illustrare quali siano le diverse caratteristiche del vino in base alla zona.
Un vero percorso enogastronomico del Barolo che passa dalle sedi di viticulture agli espositori dei principali agriturismi e locande della zona.
Sugli scaffali della zona di vendita è possibile trovare, oltre che diverse qualità del Barolo, anche un altro tipo di vino DOC per ogni produttore associato. Infine, è possibile trovare un plastico della zona di produzione del vino dando la possibilità di capire meglio l’estensione del territorio a cui si fa riferimento.
Dove si produce il Vino Barolo
Il territorio delle langhe è molto vasto e si trova a cavallo fra le province di Cuneo ed Asti. Il cuore invece è costituito da Barolo, di cui abbiamo già largamente accennato ed Alba. Le colline a sud di questa splendida città disegnano un percorso naturalistico che si può affrontare sia in auto che in moto e che passano attraverso i vigneti più caratteristici della zona.
Tra le più celebri cantine che si possono vistare con l’arrivo della bella stagione vi troviamo le cantine Ceretto, il cui Vino Barolo è rinomato a livello internazionale. Interessantissima anche la struttura che ospita la suddetta cantina, capace di coadiuvare design moderno e tradizionale.
Per ultimo, ma non per importanza, si segnala la presenza di un percorso denominato Strada del Barolo e grandi vini di Langa, percorso che attraversa le langhe e abbraccia la maggior parte della cantine e dei percorsi vinicoli visitabili. Il percorso è nato nel 2006 ed è patrocinato, oltre che dalla Regione anche dall’Enoteca Nazionale sopra citata.
Arte e passione, ancora una volta, sono la caratteristica principale di uno dei percorsi più belli ed emozionanti del nostro paese!