Il gatto, insieme al cane, è l’animale più diffuso nelle case degli italiani. Pertanto è essenziale conoscere le malattie che potrebbe contrarre, i sintomi e il modus operandi in caso di infezioni.
In caso aveste il sospetto che il vostro gatto abbia contratto una patologia è necessario recarsi immediatamente in un pronto soccorso veterinario. Ecco le malattie più pericolose per i gatti. Scopri cosa fare se il gatto vomita.
- Rinotracheite del gatto: antibiotico?
- Panleucopenia felina
- Peritonite del gatto
- Leucemia linfatica
- Rabbia felina
- Eutanasia felina
Rinotracheite del gatto: antibiotico?
Detta anche FVR, la Rinotracheite virale felina è causata da due tipi di virus: il calicivirus e l’herpesvirus felino FHV-1. Questa malattia viene trasmessa con il contatto diretto di secrezioni dagli occhi, dal naso o dalla bocca oltre che con il contatto indiretto di oggetti contaminati (es: ciotole e lettiere).
I sintomi sono:
- scolo nasale e oculare
- ulcere orali
- cuscinetto plantare
- febbre
- anoressia
- deperimento
- forti starnuti
- intensa salivazione
- mancanza di appetito
Rinotracheite del gatto: antibiotico sì o no? Alla comparsa dei primi sintomi è importante procedere con un’attenta igiene di occhi e naso, un’alimentazione ricca di vitamine del gruppo B, somministrazione costante di acqua per migliorare l’idratazione e infine ricorso a stimolatori dell’appetito e antibiotici.
Panleucopenia felina
La Panleucopenia felina è una gastroenterite virale. Si tratta di virus per i gatti mortali. È una delle malattie più temibili perché, oltre a essere molto grave, è estremamente contagiosa.
La possibilità che il gatto contragga questa malattia dipende dal funzionamento del suo sistema immunitario, dal fatto se sia stata effettuata la regolare vaccinazione o meno e dalla carica infettiva delle particelle virali. Ciò che avviene nel corpo del gatto è la distruzione delle cellule dell’intestino e dei globuli bianchi.
La Panleucopenia si trasmette tramite saliva, vomito, feci e urina e avviene per inalazione, per contatto con un malato oppure con l’ingerimento di cibo contaminato. Questo virus colpisce in particolari gatti in giovane età.
I sintomi sono:
- forte diarrea
- vomito
- perdita totale di appetito
- febbre
- pelo è arruffato
- lacrimazione di occhi e naso
La diagnosi si effettua solo con esami del sangue e si può curare solo con un intervento tempestivo. La sola terapia possibile è il tentativo di aumentare le difese immunitarie e idratare costantemente il gatto mediante somministrazione in endovena di liquidi.
Purtroppo la Panleucopenia presenta un alto tasso di mortalità.
Peritonite del gatto
Si tratta di una malattia infettiva che colpisce principalmente i cuccioli ed è causa di alta mortalità. Si presenta in due forme – umida o secca – e può essere prevenuta mediante un vaccino intranasale disponibile solo negli Stati Uniti, il quale però non può essere somministrato prima che il gatto abbia compiuto 16 settimane.
La peritonite del gatto si trasmette a contatto con le feci e l’urina dei gatti malati e colpisce soprattutto felini che vivono in comunità o all’aria aperta.
Il virus che causa questa patologia è il coronavirus, il virus del raffreddore, che in alcuni casi subisce una variazione all’interno del corpo del gatto infetto fino a trasformarsi in Peritonite infettiva felina. Purtroppo questa modifica rafforza notevolmente il virus che risulta resistente alle difese immunitarie e si diffonde nell’intestino colpendo gli organi interni.
La Peritonite infettiva felina purtroppo non ha sintomi chiari, specialmente se al primo stadio.
Forma umida e forma secca
La forma di FIP umida si caratterizza per un liquido giallo nell’addome e nel torace, febbre, mancanza di appetito e pancia gonfia. Possono comparire dopo breve tempo infiammazioni agli occhi e al sistema nervoso.
La forma di FIP secca è una variante più rara ma più lunga.
Entrambe le forme sono letali.
Non esiste nessun test che consenta di diagnosticare la FIP esattamente come non esiste alcuna cura. Per il proprietario è possibile solo intervenire mediante una terapia che consente di alleviare i sintomi.
I gatti malati di Peritonite Infettiva Felina in genere muoiono dopo 3 settimane.
Leucemia linfatica
La Leucemia linfatica porta nella maggioranza dei casi alla morte del gatto. Si tratta di una patologia contagiosa che colpisce il sistema immunitario causando la riduzione dei globuli bianchi.
I sintomi della FeLV variano a seconda del gatto e dello stadio della malattia che può essere transitoria, dormiente e conclamata. I principali sintomi sono:
- debolezza diffusa
- perdita immotivata di peso
- mancanza totale di appetito
- anemia
- febbre
- difficoltà respiratoria
- linfonodi gonfi
In caso si rilevino alcuni o tutti questi sintomi è necessario rivolgersi al veterinario per effettuare il test tramite prelievo del sangue che consentirà di stabilire la positività o la negatività al virus.
È una delle malattie mortali per i gatti. Purtroppo non esistono terapie per questa patologia bensì solo cure palliative che consentono al felino di trascorrere al meglio il tempo che gli rimane da vivere.
La Leucemia linfatica felina colpisce in particolar modo i gatti tra le 8 settimane di vita al primo anno di età. Sono più a rischio i gatti che vivono in gruppo, i gatti randagi e quelli che vivono molto all’aperto.
Rabbia felina
La rabbia felina è una malattia infettiva che colpisce il sistema nervoso centrale dei gatti sia domestici che selvatici. L’infezione è generalmente trasmessa con il morso o il contatto con secrezioni ed escrementi di animali infetti.
I sintomi della Rabbia felina sono:
- variazioni caratteriali
- febbre alta
- fame eccessiva
- incapacità a deglutire
- miagolare rauco
- strabismo
- movimenti oscillatori e rotatori dei globuli oculari
- prurito intenso nella zona del morso
Nello stadio avanzato della malattia si evidenzia una paralisi generalizzata, debolezza delle zampe e della coda, paresi dei muscoli respiratori e dilatazione delle pupille.
Diagnosticare clinicamente la rabbia non è facile nel soggetto in vita; l’unico test attendibile è l’immunofluorescenza che rivela la presenza del virus prima che questo invada il sistema nervoso centrale.
Eutanasia felina
Con l’aggravarsi delle condizioni generalmente viene proposta l’eutanasia felina. Bisogna essere consapevoli del fatto che sia un’esperienza forte per i padroni del micio. In molti desiderano essere presenti nel momento del trapasso, nonostante il dolore. Qualora si decidesse di compiere questo passo, si deve cercare di trasmettere serenità al gatto poichè, percependo il nostro stato emotivo, potremmo agitarlo ulteriormente.