Le maree a Venezia sono un fenomeno particolarmente frequente conosciuto con l’espressione veneziana “acqua alta”. Questi picchi di marea si registrano dell’Adriatico settentrionale e in particolare nella laguna veneta, provocando allegamenti a Venezia e a Chioggia, e raramente nelle aree urbane di Trieste e Grado. Il fenomeno è tipico del periodo autunnale-invernale, ed è alimentato da particolari condizioni meteorologiche come per esempio l’arrivo dei venti di scirocco o di bora, quest’ultimo responsabile di ostacolare il deflusso delle lagune e dei fiumi del litorale veneto.
- Le cause delle maree a Venezia
- Venezia e l’acqua alta
- Le caratteristiche dell’acqua alta a Venezia
- Cosa accade a Venezia in caso di acqua alta?
Le cause delle maree a Venezia
Tra le cause dell’acqua alta a Venezia si deve tener presente che il Mare Adriatico, per sua stessa configurazione geografica a catino, presenta escursioni di marea più evidenti rispetto al resto del Mediterraneo. Oltre alla disposizione geografica dell’Adriatico le molteplici cause si legano anche alle maree astronomiche e a particolari condizioni metereologiche come le piogge e i già citati venti di scirocco e bora. La marea astronomica dipende dal moto degli astri, soprattutto della Luna, e in parte minore dal Sole e dagli altri corpi celesti.
Venezia e l’acqua alta
Venezia è una città che deve la sua bellezza non solo ai suggestivi palazzi storici che la popolano, ma anche all’acqua e ai suoi canali che la rendono unica al mondo. Gli allagamenti dovuti all’acqua alta si limitano a pochi centrimetri di acqua, e di regola un paio di stivali di gomma permette di girare per la città superando tutte le difficoltà. I veneziani hanno instaurato un buon rapporto con l’acqua e anche i turisti, soprattutto quelli stranieri, non sembrano essere disturbati da questa particolarità tutta veneziana, anzi ne sono incuriositi e la considerano come una delle esperienze più caratteristiche da vivere nella laguna veneta.
Le caratteristiche dell’acqua alta a Venezia
La durata: l’acqua alta, che segue il ciclo della marea, permane a Venezia per circa tre-quattro ore.
Quando: il fenomeno si verifica principalmente nei mesi autunnali e invernali, con una maggiore frequenza tra il mese di novembre e quello di dicembre.
Le zone interessate: spesso l’acqua alta interessa solo le parti più basse della città, in particolare la monumentale Piazza San Marco.
La marea eccezionale: è uguale o superiore ai centoquaranta centimetri sullo zero mareografico di Punta della Salute, e stasticamente si verifica una volta ogni tre anni. In questi casi l’allagamento coinvolge circa il 59% della viabilità cittadina, con un livello che varia da pochi millimetri nelle zone più alte della città fino ai sessanta centimetri di acqua alta in Piazza San Marco, che corrisponde invece alla zona più bassa di Venezia.
Cosa accade a Venezia in caso di acqua alta?
Come già sottolineato qui sopra, i veneziani convivono da sempre con questa situazione e l’amministrazione comunale affronta con attenzione il fenomeno, sebbene non sia pericoloso. Quando è previsto che la marea superi i centodieci centimetri la cittadina viene avvisata da segnali acustici e, per gli iscritti al servizio di informazioni del Centro Maree Comunale, anche attraverso l’invio di sms. Contemporaneamente il comune si prepara allestendo con rapidità dei percorsi su passerelle nelle principali vie della città. I vaporetti nonostante l’alta marea possono continuare il loro servizio, eventualmente modificando i percorsi se necessario. Gli stivali sono obbligatori solo quando la marea è elevata o comunque maggiore ai centoventi centimetri sul medio mare. Bisogna quindi solo pazientare per un tempo veramente limitato, tre o quattro ore al massimo, mentre per chi desidera vivere appieno questa esperienza tipicamente veneziana, non resta che comprare un paio di stivali di gomma e mettersi in cammino alla scoperta delle bellezze della città.