Il dialetto siciliano viene considerato da molti studiosi un idioma separato dall’italiano, con costruzioni sintattiche, una fonologia e una morfologia a sé stante, un po’come il dialetto salentino o il calabrese centro-meridionale.
Ecco alcuni dei modi di dire siciliani e qualche proverbio in un uso nell’isola più grande del Bel Paese:
A ti viu e un ti viu = Ti vedo e non ti vedo
Espressione che indica una persona con un atteggiamento defilato.
A spìzzica e muddica = A pizzichi e millica
Modo di dire che indica un’azione che procede con estrema lentezza.
Tutt’è bbonu e binirittu = Tutto è buono e benedetto
Una classico augurio tipico siciliano.
Purtari chiummu = Portare piombo
Espressione usata per indicare una persona o una situazione che porta sfortuna.
Ascippa e chianta = Togli e metti
Modo di dire utilizzato per indicare una persona che ripete sempre le stesse cose.
Scinni di puppa e acchiana di prua = Uscire dalla porta e entrare dalla finestra
Un detto per indicare una persona che sa destreggiarsi sempre molto bene nelle situazioni più difficili.
Abbonebbonè morsi riccu! = A risparmiare si muore ricco
Espressione che indica che chi risparmia troppo senza godere delle cose finisce per morire ricco ma senza alcuna soddisfazione.
Acqua davanti e ventu darrè = Acqua davanti e vento dietro
Un modo di dire sarcastico per invitare qualcuno ad andare via. A volte si accompagna anche a E sapuni sutta i scarpi (E sapone sotto le scarpe) in modo da farlo “allontanare” velocemente, come se avesse del sapone sotto le scarpe.
Comu ci chiovi ci scìddica = Come gli piove gli scivola
Espressione che indica come una persona sia indifferente alle avversità.
Unn’è muru pi Alcamo = Non è muro per Alcamo
Modo di dire per indicare che una cosa non è possibile o non può essere realizzata.