Dal punto di vista della classificazione le nuvole basse e scure appartengono a tre tipologie di nuvole: strati, nembostrati e stratocumuli.
Gli strati
Gli strati sono nuvole estremamente basse, hanno un aspetto uniforme e una colorazione grigio scuro. Nuvole senza particolari contorni e che possono trovarsi a una quota di solo qualche centinaio di metri, sono formate da piccole gocce d’acqua. Esse non provocano una vera e propria pioggia ma tutt’al più una leggera pioviggine o un nevischio intermittente.
Gli strati sono delle nuvole molto basse generate:
- dall’abbassamento della temperatura negli strati bassi dell’atmosfera;
- dal sollevamento della nebbia provocato dal riscaldamento del suolo.
I nembostrati
Il nembostrato è una nube bassa a grande sviluppo orizzontale, di colore grigio-nero e di enorme spessore tanto da determinare un oscuramento del cielo. È la classica nube da maltempo, generalmente non temporalesco. Queste nuvole di solito portano delle precipitazioni di intensità moderata o abbondante. I temporali invece sono portati dai cumulonembi. Queste nuvole sono spesso accompagnate da venti forti che determinano uno sfrangiamento nella parte inferiore. Sono portatrici di maltempo con precipitazioni persistenti, anche di carattere nevoso, soprattutto nelle vicinanze di catene montuose.
Gli stratocumuli
Nuvole basse e scure per eccellenza, gli stratocumuli devono il loro nome alla loro particolare struttura composta da una parte stratiforme e una cumuliforme. Queste nuvole sono grandi ammassi scuri e tondeggianti che si estendono su tutto il cielo. Grandi ed estesi banchi formati da piccoli cumuli riuniti, e a base orizzontale, nascono da un afflusso di aria più tiepida al di sopra di un cuscinetto di aria fredda. Gli stratocumuli generalmente non provocano precipitazioni e se le portano sono comunque di debole intensità. Tra le tipologie di nuvole gli stratocumuli sono quelle più comuni nei cieli d’Italia.
Nubi temporalesche
Le nubi temporalesche, come già anticipato, sono i cumulonembi. Il cumulonembo è una nube caratterizzata da un forte sviluppo verticale che si genera in condizioni di notevole instabilità atmosferica. È in queste nuvole che possono formarsi grossi accumuli di elettricità statica che possono dare luogo ai fulmini.
Nube tipica di temporali, anche particolarmente violenti, si riscontra soprattutto nelle ore più calde della stagione estiva in quanto per formarsi è necessario una copiscua quantità di energia termica. Al suo interno si verificano fenomeni meteorologici violenti con correnti ascensionali di forte intensità, per questo motivo il cumulonembo rappresenta un pericolo per il volo.
La nefologia
La nefologia è un’affascianante branca della meteorologia che studia le nuvole, la loro formazione e i fenomeni ad esse collegati. Per quanto riguarda il fenomeno della formazione delle nuvole essa avviene per condensazione di vapore acqueo all’interno del continuo ciclo dell’acqua. La loro dissoluzione avviene invece tramite il processo di evaporazione.
Misurare la nuvolosità
L’okta in meteorologia è l’unità di misura utilizzata per indicare la nuvolosità del cielo, con una scala che va da zero a nove, dove ogni grado è identificato con un colore:
- 0 okta, blu chiaro, nessuna nuvola in cielo;
- 1 okta, giallo, nuvole rare e sparse;
- 2 okta, magenta, nuvole sparse;
- 3 okta, verde, nuvole sparse che tendono a raggrupparsi;
- 4 okta, argento, le nuvole coprono la metà del cielo;
- 5 okta, blu, la maggior parte del cielo è coperta da nuvole;
- 6 okta, marrone, cielo coperto;
- 7 okta, grigio, cielo coperto con rare schiarite;
- 8 okta, viola, cielo totalmete coperto;
- 9 okta, rosso, cielo invisibile (cause: nebbia o neve).