Non è sempre semplice riuscire ad orientarsi tra i regolamenti dell’INPS e i requisiti per richiedere le indennità fiscali-amministrative: non vi preoccupate, non siete certamente da soli! Nell’ultimo decennio, forse anche a causa di una situazione lavorativa spesso e volentieri precaria, sempre di più i cittadini che si interrogano sul funzionamento dell’indennità in caso di licenziamento inaspettato. Ecco, quindi, tutto quello che dovete sapere sul pagamento della Naspi, sul suo significato e sulle tempistiche.
Naspi cosa significa
Secondo quanto stabilito dall’articolo 1 del decreto legislativo n. 22 del 4 marzo 2015 (con oggetto indennità, maternità anticipata, disoccupazione e infortuni sul lavoro), la Naspi (letteralmente “NASpl”) regolamenta la Nuova Associazione Sociale per l’Impiego. Già, ma in termini pratici, quando parliamo di Naspi, cosa significa e a chi si rivolge?
Questa forma di previdenza sociale spetta a quei lavoratori che hanno perso involontariamente l’occupazione, dall’1 maggio 2015 in avanti, in un rapporto subordinato. E dunque sono compresi: apprendisti, soci di cooperative, personale artistico e dipendenti a tempo indeterminato (anche dell’amministrazione pubblica). La misura della prestazione è pari al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, rivalutata ogni dodici mesi sulla base della variazione dell’indice ISTAT. Il singolo assegno mensile non può superare, per legge, i 1300 euro e si riduce del 3% ogni 30 giorni, a partire dal quarto mese oggetto della prestazione.
Che giorno viene pagata la disoccupazione
Chiarito di cosa si tratti, rimane a questo punto un interrogativo fondamentale, riguardo alle tempistiche di questa prestazione economica. Perché spesso, in presenza di una situazione di disoccupazione inaspettata, i conti a fine mese possono rappresentare un bel grattacapo. Conoscere la data in cui verrà ricevuta la somma, in casi del genere, può essere importante. In che giorno viene pagata la disoccupazione, dunque?
L’indennità Naspi spetta a partire dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro. L’eventuale ri-occupazione entro la fine della prima settimana, ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo n. 22/2015, non dà luogo alla sospensione della prestazione. La Naspi è corrisposta mensilmente per un numero di settimane pari alla metà di quelle contributive presenti negli ultimi quattro anni. Ogni assegno ricevuto paga l’importo relativo ai 30 giorni precedenti.