Piatto tipico della tradizione culinaria della Sardegna, il porceddu è una pietanza a base di carne molto apprezzata anche nel resto d’Italia grazie alle sue caratteristiche uniche. Per poterla gustare al meglio, è necessario che questa succulenta portata abbia delle specifiche qualità, a partire dalla scelta del suino con cui prepararlo, per proseguire seguendo la ricetta originale, infine cuocendolo a regola d’arte sullo spiedo tipico locale. Solo a queste condizioni il maialetto sardo potrà simboleggiare la cultura gastronomica dell’isola.
Porcetto: uno dei piatti tipici sardi
La Sardegna è nota in tutto il mondo per alcune delle sue prelibatezze, come le seadas, il pana carasau, il casu marzu, il pecorino. Ma è il porcetto il re indiscusso della sua cucina, uno dei piatti tipici sardi più apprezzato e conosciuto non solo sull’isola, ma in tutto il mondo. Per prepararlo correttamente si parte dalla scelta del maialino, rigorosamente da latte. L’esemplare perfetto deve avere tra i quaranta e sessanta giorni di vita e un peso compreso tra i sei e i dieci chili. Un altro tratto fondamentale è l’assenza di spezie e marinature al fine di sottolineare al meglio la qualità delle carni. Solo a cottura ultimata è possibile aggiungere sale e aromatizzare con qualche foglia di mirto.
Maialetto arrosto: come cucinarlo
Il segreto del porceddu risiede nella sua cottura, che deve sottostare a regole ben precise. Scopriamo insieme come avere un maialetto arrosto perfetto:
- Cottura verticale: la cucina tradizione sarda prevede la cottura sullo spiedo in legno posizionato verticalmente sulla brace, in modo da non perdere i liquidi, e quindi i sapori, girandolo costantemente dall’alto verso il basso
- Tempi: la cottura dev’essere lenta, per mantenere la carne all’interno morbida e succosa. A seconda della grandezza del maiale, sono necessarie dalle tre ore e mezza alle cinque
- Brace: la cottura avviene in maniera indiretta, attraverso il calore sprigionato dalla brace che deve avere una temperatura compresa tra gli 80 e i 100 gradi
- Cotenna dura: una delle caratteristiche peculiari di questa pietanza è la cotenna dura, che dona il tipico contrasto tra la croccantezza esterna e la morbidezza della carne all’interno
- Qualità della carne: oltre all’età e al peso del maialino, sarebbe opportuno conoscere l’alimentazione della mamma, – preferibilmente a base di cereali di qualità – in modo da garantire l’alto standard della materia prima.
Dove mangiare il maialetto sardo
La patria del porceddu sardo è senza dubbio l’isola che ha dato le origini a questa ricetta della cucina pastorale. Può essere gustato in tutta l’isola, recandosi nei ristoranti che propongono la cucina tipica locale. Se siete in vacanza a Cagliari vi consigliamo Sa Domus Sarda, accogliente e tranquillo, noto per l’utilizzo di materie prime rigorosamente del territorio. In alternativa è possibile gustare un ottimo maialino arrosto anche da Ammentos, ristorante tipico a base di carne e dai prezzi molto vantaggiosi.
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