Capita spesso che sintomi come debolezza muscolare e affaticamento, crampi, sbalzi della pressione arteriosa o accelerazione del battito cardiaco siano riconducibili ad un alto livello di potassio nell’organismo. Le cause di questo sovraccarico possono essere diverse, di natura medica o alimentare. Ad esempio, una disfunzione dei reni potrebbe impedire la corretta filtrazione del sangue e la possibilità di smaltire correttamente il potassio.
Anche i fenomeni di disidratazione possono contribuire all’accumulo di questo elemento nell’organismo umano e causare problemi di salute più gravi. Tuttavia, tra i fattori più comuni vi è un’alimentazione sbilanciata, in cui si consumano prevalentemente cibi che contengono un’eleva concentrazione di questo minerale. Il rimedio sta, dunque, nel capire con il potassio alto cosa mangiare e seguire una dieta specifica fino alla guarigione.
- Quali sono gli alimenti ricchi di potassio da evitare
- Il sodio basso nel sangue
- Quali sono gli alimenti con poco potassio
Quali sono gli alimenti ricchi di potassio da evitare
Qualunque sia il fattore determinante nell’accumulo eccessivo di potassio nell’organismo, curare la propria alimentazione seguendo una dieta specifica può aiutare a ridurne i livelli, i sintomi e a ritrovare il proprio benessere fisico.
A questo scopo, è importante sapere bene quali siano gli alimenti ricchi di potassio da evitare. Per quanto riguarda la frutta, è necessario ridurre drasticamente il consumo di banane, prugne, kiwi, uva, albicocche e agrumi in genere. Anche la frutta a guscio contiene potassio: è il caso delle mandorle, delle noci, degli arachidi o dei pistacchi. Le verdure a foglia verde, i pomodori, gli asparagi, gli spinaci, la lattuga o le patate andrebbero evitati se si sta seguendo una dieta povera di questo minerale. Stesso discorso va fatto per i legumi, la soia e i cereali integrali.
Il sodio basso nel sangue
L’organismo può contenere il potassio in quantità eccessive, ma anche essere carente di altri elementi. Se si verifica una condizione di sodio basso nel sangue, allora si parla di Iponatriemia. Si tratta di un disturbo che può causare sonnolenza e confusione e, nei casi più gravi, spasmi muscolari e convulsioni.
L’Iponatriemia è solitamente una patologia legata ad altre malattie come l’insufficienza renale o cardiaca, la cerrosi epatica, l’ipotiroidismo, la pancreatite, ma anche diarrea o vomito particolarmente forti.
Purtroppo non si possono curare i livelli bassi di sodio nel sangue attraverso l’alimentazione. Si tratta, infatti, di una condizione molto seria che richiede l’intervento della medicina e di una terapia efficace.
Quali sono gli alimenti con poco potassio
Quando si riscontra un eccessivo accumulo di potassio nell’organismo occorre seguire una dieta ipopotassica, escludendo tutti quei cibi che presentano un’elevata concentrazione di questo elemento.
Quali sono gli alimenti con poco potassio che si possono consumare liberamente e senza preoccupazioni?
Per quanto riguarda le verdure, le melanzane, i peperoni, i cetrioli, le fave e i piselli freschi hanno un contenuto di potassio medio-basso. Parlando di frutta, le mele e i mirtilli sono gli alimenti più preziosi per chi deve seguire una dieta a basso contenuto di potassio. Nella categoria dei latticini è possibile consumare in quantità limitate yogurt, latte, ricotta o mozzarella. Per quanto riguarda la carne e il pesce, meglio optare per pollo, vitello, agnello, maiale, polpo, calamari e vongole. Tra i cereali, invece, meglio scegliere tra riso, pane bianco e pasta.