1. Il comando “NO”
E’ un comando breve e immediato che il cane può imparare facilmente ad associare a qualcosa che non deve fare, considerando il tono e l’espressione comunemente associati a questo comando. Usando questo comando ogni volta che il cane fa qualcosa di sbagliato lo si educa a capire ciò che può o non può fare.
2. Il comando “SEDUTO”
Solitamente “seduto” è il primo esercizio dell’educazione di base di un cane. E’ un comando semplice che il cane può imparare già intorno ai 3 mesi d’età. Ecco come fare:
- mettersi di fronte a lui con in mano un bocconcino premio
- portare davanti al suo muso la mano con il cibo, spostandola leggermente indietro in modo che il cane per annusare il bocconcino sia costretto a sedersi
- appena appoggia il sedere per terra dire “seduto” e premiarlo
Dopo un po’ di prove, il cane inizierà a sedersi sentendo il comando vocale. L’esercizio è da ripetere tutti i giorni finché il cane non sarà in grado di sedersi da solo.
3. Il comando “TERRA”
- dare il comando “seduto” e premiare il cane appena lo esegue
- prendere un altro bocconcino premio e metterlo davanti al muso del cane
- portare la mano che stringe il cibo verso terra, fra le zampe del cane, in modo che il cane per annusare il cibo, sia costretto a sdraiarsi per terra
- appena si sdraia completamente dire “terra” e premiarlo
Dopo un po’ di esercizi, il cane comincerà a sdraiarsi spontaneamente appena sente il comando.
4. Il comando “FERMO” o “RESTA”
Questo comando educa il cane ad accettare una sosta senza innervosirsi. Può essere usato dopo il comando “seduto” quando il cane prova a rialzarsi subito dopo aver ricevuto il premio.
Questo comando è più complesso perché il cane, abituato a guardarci e seguirci, deve invece imparare a stare fermo in un punto. E’ anche uno dei comandi più utili, da usare ad esempio quando vogliamo evitare che il cane entri in una stanza in cui non deve o esca dalla porta di casa. Ecco come procedere:
- mettersi di fronte al cane e dargli il comando
- mettere il palmo della mano davanti al muso e dire “resta”
- allontanarsi di un paio di passi
- se il cane resta dov’è, andargli incontro e premiarlo. Se invece si sposta, tornare da lui, rimetterlo in posizione senza premiarlo e ricominciare l’esercizio.
Le prime volte è possibile premiare il cane anche se sta fermo per pochi secondi. Successivamente si può aumentare i tempi del “resta”, quando inizia a capire l’esercizio.
In questa prima fase è fondamentale il contatto visivo con il cane: lui ci guarda per capire cosa vogliamo. Se diamo il comando e gli voltiamo le spalle è facile che ci rincorra perché perde il contatto visivo.
Educare il cane: dove e come svolgere gli esercizi
Educare un cane non è semplice: è necessario armarsi di costanza e pazienza, insieme a un po’ di tecnica. I cani hanno un comportamento istintivo, lontano dalle nostre regole di discernimento di quel che è giusto e sbagliato. Per questo è importante imparare a rivolgerci al cane correttamente, in modo che capisca cosa fare o non fare.
Inizialmente gli esercizi possono essere fatti in casa, dove il cane ha meno distrazioni. Una volta che il cane sarà abituato a lavorare, si potranno fare in giardino o comunque all’aperto, per stimolarlo a mantenere l’attenzione su di noi e a concentrarsi.
Un cucciolo o un cane adulto non abituato non riesce a concentrarsi per più di 5-10 minuti. Per questo ogni sessione,soprattutto all’inizio, dovrà durare poco e sarà necessario lavorare in uno stato di calma, perché se gli trasmetteremo ansia non sarà in grado di concentrarsi.
E’ importante non alzare la voce durante le sessioni di addestramento e non obbligare il cane a fare gli esercizi se è non ha voglia.