Gli organi riproduttivi interni femminili, tra cui l’utero, le tube di Falloppio e le ovaie, a causa di alcuni germi e batteri possono infiammarsi e generare problemi alla funzionalità dell’intero apparato.
Sactosalpinge: i sintomi ai quali bisogna prestare attenzione sono molto chiari. In particolare, quando le tube si dilatano, a causa di un’infezione, e arrivano a somigliare a una salsiccia. Questo tipo di patologia è dovuta soprattutto all’accumulo di liquidi in questa zona che possono contenere pus o anche sangue. Nella maggior parte dei casi si può guarire con una cura antibiotica; in altre circostanze è necessario un intervento chirurgico.
Sactosalpinge: sintomi
È una patologia insidiosa quella della sactosalpinge: i sintomi ai quali bisogna prestare attenzione sono elencati di seguito.
- Leucorrea: secrezione di abbondanti perdite biancastre
- Leucocitosi: aumento di globuli bianchi nel sangue
- Dolore a schiena o addome (dolore al diaframma pelvico)
- Sanguinamento anomalo
- Stati febbrili
- Dolori durante i rapporti sessuali
Sactosalpinge: cause
È una malattia da non trascurare quella della sactosalpinge: le cause sono ben precise. Un’infiammazione porterebbe gli osti tubarici all’occlusione, con la conseguenza di accumulare liquido nella tuba. Questo liquido può essere di diversa natura, ovvero: liquido chiaro, sangue e pus.
Sactosalpinge: conseguenze
La gravità del problema potrebbe generare delle aderenze con relativa ostruzione che metterebbero in pericolo la fertilità futura. È il significato di “sactosalpinge“: conseguenze di salute gravi, come l’aumento delle probabilità di una gravidanza ectopica o di un ascesso tubarico. Per evitare le complicazioni è bene tenere sotto controllo i sintomi e recarsi da un ginecologo quanto prima.
Annessite
Questi campanelli di allarme non sono solo dovuti all’infezione delle tube, infatti i sintomi della sactosalpinge possono anche presentarsi in concomitanza o come conseguenza di un’annessite. In questo caso si tratta di un’infiammazione degli annessi uterini delle ovaie, delle tube uterine e dei legamenti dell’utero. Questo tipo di malattia si insidia attraverso la presenza di batteri come lo gonococco, lo stafilococco, la clamidia o lo streptococco che si muovono attraverso la mucosa uterina. Tra i fattori di rischio ci sono le vaginiti, il parto, dei traumi ostetrici, la pratica dell’aborto, i rapporti sessuali non protetti o anche delle uretriti. Per questo è molto importante fare sesso protetto e curare costantemente l’igiene intima.
Infezione alle ovaie
La malattia infiammatoria pelvica è un’affezione ginecologica dell’apparato genitale femminile, dovuta alla presenza di batteri trasmessi anche sessualmente che hanno, tra l’altro, come conseguenza l’infezione alle ovaie. Il problema è che è difficile da diagnosticare soprattutto quando è all’inizio della sua evoluzione. Infatti, può essere confusa con l’endometriosi o l’appendicite infiammata e può causare infertilità se non curata in tempo. Per questo oltre a una visita da uno specialista può essere consigliata una laparoscopia per trovare la soluzione migliore.