La schiuma poliuretanica impermeabile è una delle soluzioni più diffuse per il trattamento di impermeabilizzazione delle superfici. In commercio esistono varie tecniche per svolgere questo compito, diverse per modalità di posa e materiali utilizzati.
Guaine elastomeriche, membrane flessibili applicabili pre e post getto del calcestruzzo, gli impermeabilizzanti liquidi, etc. sono tutte soluzioni diffuse ma non sono affidabili e durature come la classica guaina in teli. Quest’ultima è estremamente durevole e resistente ma necessita di una posa perfetta e di molta manutenzione.
In casi di superfici irregolari, infatti, è preferibile usare resine o schiume poliuretaniche. Questo processo in gergo viene definito impermeabilizzazione con il poliuretano a spruzzo e può essere utilizzato anche su superfici già impermeabilizzate dato che ha uno spessore molto ridotto, riducendo i costi di smaltimento.
Queste schiume non solo sono resistenti all’acqua ma isolano termicamente le superfici.
Anche le tempistiche sono molto ridotte: il poliuretano a spruzzo presenta dei tempi di catalisi praticamente immediati, si parla infatti di 3-5 secondi, il che permette alle strutture di tornare in funzione in brevissimo tempo e di risparmiare sulla manodopera.
Il poliuretano: chimica e applicazioni
Questa resina ha una struttura a celle chiuse che si presenta sottoforma di massa schiumosa e viene applicata a spruzzo, tramite delle bombole di medie dimensioni o compressori dotati di pompa nel caso in cui le superfici da trattare siano particolarmente ampie.
Questo tipo di impermeabilizzazione crea strato continuo e monolitico di protezione che permette di lavorare su superfici discontinue e complesse, difficilmente trattatbili con altri prodotti. Lo srato che si va a creare è continuo e duraturo nel tempo, richiede poca manutenzaione e permette di lavorare, ad esempio, dove sono stati posati dei pannelli fotovoltaici, la quale rimozione richiederebbe tempo e denaro.
I processi di impermeabilizzazione non si fermano tuttavia ad un unico passaggio: dopo aver ricoperto le superfici con vari strati di schiuma poliuretanica si avviano i passaggi finali in cui si stendono delle resine poliuretaniche, che impediscono l’assorbimento d’acqua, rendendo il prodotto più resistente nel tempo.
Il poliuretano a spruzzo
Il poliuretano a spruzzo può essere utilizzato in diversi casi di permeabilità e nei più disparati campi di applicazioni:
– parcheggi e strutture interrate;
– coperture pedonali (come balconi, lastrici solari, terrazzi);
– coperture non pedonali (ad esempio tetti con lamiere e pannellature di ogni genere);
– piscine, fontane e vasche di contenimento;
I vantaggi della schiuma poliuretanica impermeabile
Come già detto in precedenza la schiuma poliuretanica è utilizzata per impermeanilizzare gli ambienti da addetti specializzati e imprese edili, tuttavia non è la sua unica funzione infatti è in grado di garantire la totale assenza di ponti termici senza compromettere la fuori uscita del vapore.
Questo è un grande vantaggio in caso nel caso in cui si debbo lavorare su superfici soggette ad umidità o se si deve isolare locali e ambienti umidi o vicini a fonti di vapore quli bagni e cucine.
In queste occasioni, in fase di progetto o ristrutturazione, si dovrà prevedere l’eventuale inserimento di una barriera al vapore sul lato caldo della struttura per evitare i fenomeni di condensa all’interno della struttura stessa o dell’isolante.
Per determinare la necessità o meno di questa particolare barriera contro il vapore e lo spessore del materiale isolante necessario si utilizza il Metodo Grafico di Glaser. Dato che la resina poliuretanica è facilmente lavorabile, ha uno spessore ridotto ed è facilmente applicabile, viene spesso utilizzato in questi casi.
Un’altro vantaggio della schiuma poliuretanica è il fatto di essere un materiale estremamente elastico quindi non risente in alcun modo dei movimenti strutturale rendendo difficile la rottura o la flessione. Ciò lo rende un materiale calpestabile e carrabile laddove necessario