I principali problemi dell’Italia? Secondo l’ultimo Rapporto del Censis, lo studio più analitico e dettagliato sulle sensazioni e le convinzioni degli italiani, il podio è composto da tematiche di carattere sociale ed economico, come mancanza di lavoro, evasione fiscale ed eccessivo prelievo fiscale, alle quali si aggiunge un altro fattore che attanaglia di preoccupazione i nostri connazionali.
La preoccupazione per la criminalità
Più di tre famiglie su dieci, ovvero quasi 20 milioni di italiani, ritengono la criminalità un grave problema nazionale e percepiscono il rischio della criminalità nel territorio in cui vivono. Una vera e propria ansia che sale ai massimi in occasione del periodo estivo, quando si presenta il problema di rendere più sicura la propria casa durante l’assenza “forzata” ed evitare spiacevoli sorprese al ritorno dalla ferie.
Come rendere sicura la casa
Una questione che può essere affrontata in vari modi, sia di tipo “strutturale” che attraverso una serie di comportamenti da mettere in atto all’insegna del buon senso. Nel primo campo rientrano tutte le spese relative alla dotazione di sistemi di sicurezza come porte o finestre blindate, che ovviamente hanno un costo sensibile: in media, l’installazione di una porta blindata costa 1.100 euro, mentre le finestre antisfondamento di dimensioni standard hanno prezzi vicini ai 1400 euro al metro quadro.
Porte e finestre blindate, ma anche inferriate
Altre soluzioni dirette che possono essere scelte sono descritte su Punto Sicurezza Casa, uno dei gruppi nazionali leader del mercato, che offre ad esempio l’installazione di inferriate di sicurezza in materiali di alta qualità a costi più contenuti rispetto a quelli elencati (secondo le stime medie, per una grata fissa in ferro di dimensioni normali si spendono circa 350 euro). Non bisogna dimenticare poi i sistemi di antifurto e vigilanza: un impianto completo dotato di centralina, sensori esterni e interni, sirena e combinatore telefonico che copre lo spazio di un’abitazione di 70 metri quadrati ha un prezzo medio di 1.300 euro, e chi non ha problemi di budget può anche pensare di integrare i sistemi di antintrusione con un sistema domotico per la gestione globale della sicurezza anche da remoto.
I consigli di buon senso
Se invece il portafogli è un fattore critico (o se sono state già adottate le soluzioni infrastrutturali), ecco una serie di regole d’oro che sarebbe bene rispettare per aumentare il livello di tranquillità nel lasciare casa vuota nel periodo di vacanza. Si tratta di consigli orientati al buon senso pratico e di facile attuazione, che in qualche modo potrebbero servire a “scoraggiare” eventuali malintenzionati o quanto meno a ridurre il rischio di visite sgradite.
Ridurre i rischi
Il primo suggerimento è di evitare di “ostentare” oggetti particolari o di lasciare fuori su balcone o terrazza prodotti che potrebbero essere trasportati facilmente; allo stesso tempo, è bene non comunicare troppo sui social network le proprie intenzioni e i propri spostamenti, né divulgare in maniera generale che si parte lasciando casa vuota (badando anche che tali messaggi arrivino da parenti o amici). Altrettanto logicamente bisogna controllare di aver chiuso bene porte e finestre, senza lasciarsi prendere dalla frenesia della partenza e rischiare di trascurare un dettaglio così importante.
Non facilitare la vita ai malintenzionati
Se non è possibile portare con sé soldi e preziosi e bisogna inevitabilmente lasciarli in casa, sarebbe meglio cercare nascondigli alternativi: le operazioni illecite durano in genere poco e i ladri non sempre hanno il tempo di mettere a soqquadro un appartamento per cercare oggetti di valore. Un altro consiglio utile – in caso di scenario peggiore – è di avere una documentazione fotografica dei materiali lasciati a casa, che possono servire sia come prova che come strumento per gli inquirenti per facilitare la ricerca dai ricettatori.
Un supporto per la sorveglianza
In ultimo, se qualche parente, amico o vicino non si assenta dalla città nello stesso periodo può essere conveniente coinvolgerlo nella vigilanza di casa, chiedendo lui di entrare regolarmente per sorvegliare la situazione e compiere qualche “faccenda” come bagnare le piante, nutrire gli animali domestici lasciati, ma anche aprire le finestre o accendere le luci per far credere che la casa sia abitata, ricambiando la cortesia quando sarà il suo turno di partire per le vacanze.