Il Tarassaco, conosciuto più comunemente come fiore soffione, riesce a essere uno tra i fiori più affascinanti in natura pur essendo estremamente comune durante quasi tutto l’anno, avendo una fioritura che dura dalla primavera fino all’autunno. In Italia poi si trova praticamente dappertutto, dai giardini di casa ai prati incolti della campagna, ai bordi delle strade o lungo il corso dei fiumi e nelle pinete sia a mare che in montagna.
Sul significato del fiore soffione ci sono molte credenze diverse e convinzioni, e in questo articolo ve ne illustreremo alcune. Prima però partiamo dalla natura di questo fiore così particolare.
Il Tarassaco
La struttura del fiore presenta delle foglie allungate e lobate, con i caratteristici bordi dentati che gli hanno fatto guadagnare il nome comune di “dente di leone”, e una corolla dal caratteristico colore giallo intenso, piuttosto carico, i cui petali si aprono e si allungano come delle linguette tese verso l’esterno. Caso probabilmente più unico che raro nel mondo floreale, non sono i petali la parte per la quale il Tarassaco è così famoso e apprezzato, bensì un ciuffetto tondo di peluria biancastra, perfettamente sferico, che si sviluppa sulla sommità superiore dello stelo. In botanica viene chiamato “pappo”, ed è costituito dalla semenza del fiore ormai secca dopo la sfioritura, ed è così leggero da volarsene via al minimo alito di vento, o al soffio leggero di un bambino, motivo per cui il fiore è universalmente conosciuto come soffione. Un meccanismo davvero efficace e decisamente leggiadro di colonizzazione di nuovi terreni.
Il soffione e il suo significato
Nel corso del tempo si è creata una vasta simbologia intorno al fiore soffione e al suo significato all’interno del cosiddetto linguaggio dei fiori e delle piante. Il dente di leone starebbe quindi a simboleggiare sentimenti positivi quali forza, fiducia in sé stessi e speranza. Addirittura alcuni gli attribuiscono un valore legato alla fertilità, visto che si tratta di una pianta così prolifica e che si riproduce con estrema facilità dappertutto. Esiste però anche un lato più oscuro e cupo legato a questo fiore. Secondo alcune credenze un olio derivato dal fiore del soffione avrebbe il potere, una volta cosparso su di un oggetto che funziona da feticcio, di evocare gli spiriti e i defunti. Non è un caso se esso è anche chiamato “polenta del demonio” in alcune zone. Infine un ulteriore significato del fiore soffione lo vuole collegato alla divinità greca Hermes, o Mercurio, per via della sua affinità all’elemento del vento.
Le leggende
Si è perso ormai il conto delle leggende nate sul Tarassaco e tramandate nel tempo. Già nella mitologia greca si narra che l’eroe Teseo, prima di entrare nel labirinto di Creta per sfidare e uccidere il Minotauro, avesse seguito per un mese intero una dieta a base esclusivamente di foglie di dente di leone in modo da fortificarsi prima della sfida, proprio in virtù del significato di forza attribuito a questo fiore. Un’altra delle leggende popolari più in voga sul Tarassaco attribuisce a questo fiore poteri divinatori esclusivi: secondo la tradizione, per calcolare quanto tempo occorre pazientare prima che un evento sperato accada, bisogna prendere un soffione e soffiare fino a che tutta la peluria bianca non si sarà dispersa nell’aria, contando però a mente il numero di soffi che sono stati necessari. Questi corrisponderanno esattamente al numero dei giorni che dovrete aspettare affinché il vostro desiderio si possa realizzare. Un’altra variazione di questa credenza popolare dice che per fare avverare un desiderio bisogna soffiare sul “pappo” del soffione: se si riesce a far volare via tutti i semini biancastri della pianta in un colpo solo, il vostro desiderio si avvererà sicuramente.
Altri usi del fiore soffione
Anche se è conosciuto principalmente per l’impiego nelle varie pratiche divinatorie e per il suo aspetto particolare, non bisogna dimenticarsi che ci sono altri usi del fiore soffione, alcuni dei quali peraltro molto importanti. Come molte altre piante, il tarassaco trova un largo utilizzo ad esempio in cucina, dove è comunemente consumato in insalate primaverili, o come contorno a piatti a base di uova o carne. I petali in particolare vengono frullati per ottenere una gelatina cremosa oppure delle marmellate, o possono essere anche usati come decorazioni dei piatti, e infine i boccioli messi sott’olio rappresentano un eccellente sostituto ai capperi. Ci sono poi gli impieghi nella medicina omeopatica e nella fitoterapia. L’assunzione del Tarassaco è consigliata sotto forma di infusione o decotto per curare ad esempio i reumatismi, e grazie alla loro blanda attività lassativa, gli infusi vengono usati anche per ristabilire il naturale equilibrio dell’apparato digerente in caso di disturbi gastrointestinali.
Curiosità
Il fiore del soffione è conosciuto in tutto il paese con mille nomi diversi, dialettali e non, a seconda della zona di cui si parla. Abbiamo già visto che alcuni di questi nomi, come dente di leone per esempio, sono legati alle caratteristiche fisiche di questa pianta, mentre ce ne sono altri sono assolutamente più fantasiosi. Questi rientrano senza dubbio tra le curiosità legate a questo fiore. Vediamone insieme alcuni: il soffione è conosciuto anche come cicoria asinina, grugno di porco, brusaoci, girasole dei prati, maroglia, lappa, macogliola, cascigno, e infine a volte impropriamente anche dente di cane. Un’altra curiosità riguarda un possibile uso originale del fusto del fiore come strumento musicale naturale: poiché il fusto non è altro che un tubicino lungo e cavo è possibile suonarlo proprio come se fosse un piccolo flauto. Infatti schiacciandone l’estremità da cui si soffia come fareste con un’ancia, otterrete un suono acuto e magico!