San Nicola Arcella e la spiaggia dell’Arcomagno, per il turismo della Calabria sono un toccasana. Caratterizzato da un paesaggio roccioso e piuttosto scosceso, questo lembo di mare e terra presenta sabbia finissima e l’acqua cristallina del mar Tirreno.
- Arcamango San Nicola Arcella
- Come raggiungere la spiaggia dell’Arcagno
- San Nicola Arcella: tra storia e leggenda
Arcamagno San Nicola Arcella
Arcamagno San Nicola Arcella è sinonimo di paradiso per ogni calabrese ma anche per tutti coloro che approdano in questo angolo di pura meraviglia.
E’ una località di circa 2000 abitanti posta sull’Alto Cosentino che negli ultimi anni si è rivelata un’apprezzata e nota località balneare situata su di uno strapiombo di 110 m. sul mare.
Come tutte le cose belle è “difficile” da ottenere, infatti, è raggiungibile attraverso un sentiero un po impervio e piuttosto scosceso lungo il quale bisogna prestare attenzione. Gli sforzi però verranno ampiamente ripagati visto la natura incontaminata e il paesaggio mozzafiato che l’arco roccioso dell’Arcomagno possono offrire.
Come raggiungere la spiaggia dell’Arcagno
La spiaggia dell’Arcomagno è situata nella Calabria occidentale ben servita dalla strada statale 18. Il mezzo migliore per muoversi e raggiungere la destinazione è l’autovettura, imboccando l’autostrada A3 che collega Napoli alla Reggio Calabria.
Una volta giunti in provincia di Cosenza bisogna uscire a Lagonero, oltre il quale si prende la SS 18 per una quarantina di km circa, fino alle indicazioni per “Praia a Mare-San Nicola Arcella”, strada denominata Statale Tirrena Inferiore che condurrà direttamente lungo il litorale interessato in località Marinella.
Arrivati a questo punto basterà, lasciare l’auto in uno dei parcheggi della zona ed imboccare il sentiero con le indicazioni per la spiaggia, fare attenzione alla strada impervia ed i giochi saranno fatti. Tuttavia recentemente il sentiero è stato interdetto per via della caduta massi ed è quindi consigliabile approdare in questo paradiso via mare, anche se gli avvisi non fermano i temerari.
San Nicola Arcella: tra storia e leggenda
La piccola spiaggetta della Marinella è la più vicina per arrivare all’Arcomagno di San Nicola Arcella, noto anche come Grotta del Saraceno. Un vero monumento naturale, scolpito dall’effetto erosivo del mare nel corso dei secoli.
Le spiagge libere di San Nicola Arcella sono davvero poche, infatti gli spazi si alternano tra i vari pezzi di lido privati. La spiaggia libera è quella centrale e risulta essere composta da una finissima sabbia, mentre, al contrario, il tratto finale è costituito prevalentemente da ciottoli e parte di scogliera. La spiaggia finale, soprattutto per la presenza dei massi, è forse la preferita dai bagnanti, molto probabilmente per le vicinanze con il costone roccioso e la Grotta dell’Arco Magno o del Saraceno.
La piccola spiaggetta dell’Arcomagno è nota anche come spiaggia di Enea. Che si presenta come un piccolo paradiso che si estende a mezzaluna per circa 25 metri. In passato i Saraceni che attaccavano sembrerebbe trovassero riparo proprio in questo piccolo angolo nascosto dove si insediavano frequentemente.
Sulla parte frontale della spiaggia di Enea, sono raggruppati scogli e rocce sulle quali si apre un piccolo arco naturale, noto come l’Arco di Enea che secondo la leggenda si trovò a passare in questa zona, proprio dopo la caduta di Troia.
L’Arcomagno, la Grotta di Enea (dalla quale sgorga anche un fonte d’acqua) non sono le uniche meraviglie di questo scorcio calabrese: oltrepassando l’Arco, infatti di può ammirare lo Scoglio dello Scorzone che si contrappone all’Isola di Dino.
É uno scoglio naturale che si estende per circa 12 metri ed è composto da rocce e vegetazione nella parte centrale e deve il suo nome alla presenza del biacco (in dialetto u’ scurzun’) ovvero la vipera dei pollai, presente ancora oggi.
L’Italia è colma di questi angoli di paradiso che per fortuna si sta procedendo a proteggere uno dopo l’altro e che si spera non debbano mai sparire!