Dopo i primi mesi di vita il bambino comincia a fare la conoscenza dei cibi solidi. Lo svezzamento del neonato dovrebbe iniziare, di norma, fra il quinto e il sesto mese di vita, a seconda del tipo di allattamento: l’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento esclusivo al seno fino al sesto mese. Se invece l’allattamento al seno non è possibile oppure il bambino segue un’alimentazione mista con latte materno e latte in formula, lo svezzamento può iniziare al quinto mese. Le mamme desiderano avere informazioni il più possibile dettagliate su come iniziare lo svezzamento, nella consapevolezza di quanto questa fase sia importante e di come possa influenzare i futuri comportamenti alimentari del bambino.
Preparare il brodo vegetale per lo svezzamento
La base per la preparazione delle prime pappe è il brodo vegetale per lo svezzamento. È molto importante scegliere verdure fresche e di stagione e prevedere via via aggiunte graduali, in modo da abituare il bambino a nuovi sapori. Il brodo vegetale si prepara utilizzando, inizialmente, una patata, una carota e una zucchina, a cui aggiungere gradualmente altre verdure come sedano, lattuga o bieta. Le verdure vanno lavate, private della buccia e immerse in un litro di acqua preferibilmente oligominerale. Per i primi mesi è molto importante non utilizzare sale, per evitare scorrette abitudini alimentari future. Il brodo va fatto bollire fino a quando l’acqua si riduce a metà. Per la preparazione delle pappe bastano generalmente 200/250 cc di brodo. Ciò che avanza può essere conservato in frigo per 24 ore, oppure può essere congelato in monoporzioni.
La pappe per lo svezzamento
I primi assaggi di cibo solido prevedono delle pappe per lo svezzamento a base di creme di riso, mais e tapioca sotto forma di preparati in polvere specifici per l’infanzia da mescolare con il brodo vegetale. Dopo i primi giorni è possibile aggiungere anche un cucchiaino di passato di verdure e, secondo le indicazioni del pediatra, anche un cucchiaino di parmigiano reggiano e un filo d’olio. Sempre con gradualità, le pappe saranno arricchite con omogeneizzati di carne e poi con carne fresca frullata o spezzettata. A partire dall’ottavo mese è possibile introdurre anche prosciutto cotto, tuorlo d’uovo e pesce bianco. Ogni pasto deve essere completato con della frutta, sia sotto forma di omogeneizzato, sia sotto forma di frutta di stagione frullata. Sempre meglio partire con frutti come mela, pera o banana, per poi aggiungere frutta differente a partire dal sesto mese di vita in poi, secondo le indicazioni del pediatra.
Ricette per lo svezzamento
Nelle sue primissime fasi lo svezzamento serve a completare l’allattamento, materno e artificiale, che rimane comunque l’elemento centrale dell’alimentazione del neonato. Con il passare dei mesi e con l’introduzione del pasto serale è possibile sperimentare ricette per lo svezzamento sfiziose e sempre nuove, in modo da soddisfare il fabbisogno nutritivo dei piccoli e abituare il palato a gusti diversi. È possibile preparare, ad esempio, golose minestre di patate, minestrina con carne e verdura con carne magra cotta al vapore, oppure pastina con ricotta fresca. Fra i 10 e i 12 mesi, con l’introduzione di pomodoro e legumi, le ricette si arricchiscono di sughetti, ragù e di tanti altri piatti sfiziosi che avvicinano il bambino a un’alimentazione completa. È sempre molto importante scegliere alimenti di primissima qualità e dare il buon esempio, sedendo a tavola con il bambino e proponendo il pasto come un momento da condividere con gioia.
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