Un nome importante, una data indimenticabile, il simbolo di un’avventura straordinaria sono solo alcuni degli elementi che ispirano chi decide di farsi un tatuaggio. Un segno indelebile sulla propria pelle per ricordare qualcosa che ha un valore che durerà fino all’eternità. La scelta dello stile del disegno è sempre molto soggettiva, c’è chi ama quello tribale, quello colorato, quello minimalista o chi preferisce riempire ogni centimetro del corpo come una tela. Molto amati e sempre di tendenza sono i tattoo giapponesi. Si tratta di figure ed emblemi della tradizione nipponica, che fanno parte di un’antica civiltà con le sue leggende e le sue usanze. Una umanità lontana, ma sempre affascinante in cui spiritualità, saggezza e credenze popolari si uniscono in una simbologia amata e diffusa anche in occidente.
- Tattoo giapponesi: il significato
- I fiori di ciliegio tattoo
- Simboli giapponesi: la carpa
- Tattoo giapponesi: i samurai
- Tattoo giapponesi: la geisha
- Tattoo giapponesi: le scritte
- Tatuaggio giapponese: la tigre, il drago e l’Hannya
Tattoo giapponesi: il significato
I tattoo giapponesi tradizionali sono noti come Irezumi, che vuol dire inserire sumi, ovvero l’inchiostro nero. La loro espansione è iniziata intorno al Seicento, nel cosiddetto periodo Edo. Inizialmente l’utilizzo di questa tecnica serviva a marchiare le persone, in particolare i prigionieri e i criminali per avvisare la popolazione della loro presenza. Successivamente anche la mafia giapponese se ne serviva per segnalare l’appartenenza a un clan attraverso segni particolari. Con il tempo per i tattoo giapponesi il significato è cambiato totalmente. Sono diventati una forma d’arte eseguita da grandi maestri con il metodo Tebori. Scolpivano a mano su tele umane con un bastone di bambù, con un ago infilato all’estremità, compiendo movimenti ritmici, così da formare creazioni artistiche di infinito splendore.
I fiori di ciliegio tattoo
La cultura giapponese è ricca di storie e di simboli che appassionano chi desidera un tatuaggio unico e originale così da avere sul fisico non solo una bella immagine, ma un elemento di ispirazione, di forza, di valore. Paesaggi, nuvole, animali dello zodiaco e case sono solo alcune delle più diffuse rappresentazioni e tra queste ci sono i fiori di ciliegio tattoo. In Giappone si chiamano Sakura e sono i fiori nazionali per eccellenza, sbocciano in primavera e hanno una caratteristica importante: sono fragili. Si manifestano dopo un lungo inverno, sono meravigliosi, ma basta un po’ di brezza per vederli volare via. Indicano la vanità delle cose, ricordano come la fama, la bellezza, il successo, la ricchezza, la gioventù sono vantaggi effimeri, che spariscono e proprio perché la vita è così breve bisogna ricordarsi di viverla a pieno. Spesso sono legati alla scomparsa di una persona cara, per sentirla vicino per sempre.
Simboli giapponesi: la carpa
Scegliere uno tra i tanti tattoo giapponesi significa addentrarsi nel mondo orientale con i suoi racconti arcaici, che hanno contribuito a costruirne l’immaginario collettivo. Tra i simboli giapponesi più utilizzati per i tatuaggi c’è la carpa. Secondo la leggenda, lungo il percorso del Fiume Giallo esiste una cascata sotto la quale si raggruppano tutti questi pesci che cercano di risalire la corrente. Molti esemplari muoiono nella lotta, soltanto pochi riescono nell’impresa e chi supera questo grande ostacolo si trasforma in un Drago. L’animale viene riprodotto ricco di colori, soprattutto con i toni caldi dell’arancione e del rosso e la sua presenza sulla pelle è riservato a una persona coraggiosa, audace, in grado di superare le difficoltà. Inoltre, è di buon auspicio, un amuleto fortunato.
Tattoo giapponesi: i samurai
Tra i personaggi nipponici più famosi ci sono i samurai. Erano antichi guerrieri, eroi che facevano parte della casta militare, dei privilegiati considerati un esempio, capaci di donare la vita per il loro padrone e di combattere fino all’ultimo respiro per mantenere intatto l’onore. Il significato del nome è emblematico di queste figure, vuol dire “colui che serve”. Per tale motivo la scelta di questa figura è fatta da coloro che intendono lottare per i propri ideali fino alla fine. I tattoo giapponesi dei samurai sono il segno di chi vuole far emergere il proprio coraggio, la fedeltà, la devozione, la nobiltà d’animo, la disciplina. Il braccio e la schiena sono i luoghi dove vengono maggiormente riprodotti insieme alla loro inseparabile spada e vestiti con la classica armatura.
Tattoo giapponesi: la geisha
Un tatuaggio è un modo originale per manifestare un carattere, un augurio, una speranza, per ricordare di avere combattuto una dura battaglia e molti lo fanno perché vogliono essere volutamente sexy e allo stesso tempo raffinati. È il caso di chi sceglie i tatto giapponesi con la geisha. Questa donna simbolo di passione, eleganza e bellezza era un’artista, capace di intrattenere gli uomini ricchi con la danza, il canto e la recitazione ed era molto ammirata e protetta nella cultura popolare. Una tale raffigurazione sul corpo vuole dimostrare la potenza femminile, il desiderio, i sogni che si realizzano, ma anche la delicatezza e la grazia.
Tattoo giapponesi: le scritte
La scelta di lasciare un tratto indelebile su di sé prendendo spunto dai tattoo giapponesi è legata anche al mistero che questi simboli celano. Bisogna conoscere bene le origini di ogni elemento per poterne capire il significato, come quando si scelgono determinati ideogrammi. I kanji sono i caratteri che si uniscono a altri sillabari per esprimere un pensiero, un’idea, una frase. Sono molto affascinanti perché in poche lettere racchiudono un mondo di possibilità. Tra i tatto giapponesi con le scritte i più utilizzati sono quelli che rappresentano l’amore, la famiglia, la fede in Dio, il talento. Alcuni li preferiscono per indicare il proprio nome o quello dell’amato, anche se con la traduzione alcuni elementi si perdono o cambiano totalmente.
Tatuaggio giapponese: la tigre, il drago e l’Hannya
La tigre e il drago sono i due animali più amati tra i tattoo giapponesi. Il primo indica la forza, la potenza ed è segno di protezione, il secondo è inteso in senso positivo, come regnante delle creature celesti, capace di saggezza e portatore di pace. Tra le maschere del teatro orientale, utilizzate per delle opere d’arte sul corpo, c’è quella di Hannya. Un demone femminile geloso, una donna innamorata e tradita che in cambio dell’immortalità e della fine delle sue pene terrene divenne un mostro. Un tale tatuaggio giapponese però non si lega alla leggenda, ma è simbolo di fortuna, utile per allontanare gli spiriti maligni.