La lingua italiana deriva dal latino ma non dal latino letterario – cioè quello parlato dai dotti – bensì dal latino volgare, usato dal popolo o dalle persone meno colte. Nel corso dei millenni ha subito notevoli e inevitabili trasformazioni, o alterazioni, ma ancora oggi permangono alcune espressioni usate quotidianamente, mutuate proprio dalla lingua parlata dagli antichi romani.
Ne sono un chiaro esempio tutor, sponsor, ad hoc, audio, agenda, curriculum e in primis ma anche vere e proprie espressioni, fra cui, Est modus in rebus e Verba volant, scripta manent.
Fra le locuzioni latine che ancora oggi sono in uso, c’è locuzione Ubi maior minor cessat che significa letteralmente Dove vi è il maggiore, il minore decade. Questa espressione è piuttosto conosciuta ma la sua origine resta ancora ignota.
Quando si usa la locuzione latina Ubi maior minor cessat
Viene utilizzata quando il conflitto o la discrepanza fra due termini, norme, attori, fatti e funzioni viene risolta prendendo in considerazione l’importanza, il rango e la categoria di appartenenza: ciò che ha maggiore valore e importanza prevale su quel che ne ha meno.
Un esempio che rende bene l’idea proviene dal campo giuridico: quando c’è un conflitto tra una norma comunale o una norma statale, quella che vince è quella di maggiore valenza, ovvero quella statale. In origine, tale locuzione veniva usata proprio in nei tribunali per poi passare nella terminologia filosofica, scientifica e burocratica assumendo ogni volta un significato differente.
Nell’uso moderno, l’espressione Ubi maior minor cessat viene usata per sancire un giudizio o per impostare gerarchie di valore, generalmente in ambito etico, politico o ideologico. Nel linguaggio più comune viene usato per indicare come in un rapporto di forza, il più debole – dal punto di vista fisico, intellettuale o economico – debba soccombere a chi ha maggiore forza, cultura e potere. In altri casi viene usato per giustificare delle scelte in cui ciò che ha maggiore importanza ha la precedenza su questioni di minore rilevanza.