I corsi di acquaticità permettono al neonato di migliorare la percezione di sé, dell’altro e dell’ambiente circostante, oltre a stimolarlo al movimento sviluppando la muscolatura e l’apprendimento degli schemi motori di base.
Durante il corso di acquaticità il neonato torna all’acqua, in quell’elemento che lo ha cullato per 9 mesi nel grembo della mamma. Rivive la sensazione di calore e contenimento e riscopre quei movimenti innati aiutato dalla mamma o dal papà con i quali vive un momento di vera intimità, fondamentale per la costruzione del rapporto.
Praticare attività acquatiche nei primi mesi di vita permette al neonato di sviluppare un legame di confidenza con l’acqua senza averne mai paura, di imparare fin da subito a immergere il viso e la testa in acqua mantenendo l’innata capacità del riflesso di apnea che normalmente viene persa intorno ai 4-6 mesi di vita. Inoltre, frequentare un corso di gruppo insieme ad altri bambini e genitori gli permette di interagire con persone normalmente fuori dalla sua cerchia di conoscenze sviluppando le capacità sociali.
Tutti i corsi di acquaticità neonatale hanno lo scopo di:
- abituare il neonato al contatto con l’acqua
- stimolare lo sviluppo fisiologico di attenzione e coordinazione
- rinforzare il sistema immunitario e l’adattamento sensoriale
- rinforzare l’apparato muscolo-scheletrico, respiratorio e cardio-vascolare
- stimolare il sonno e l’appetito
- migliora l’equilibrio
- non perdere il riflesso di apnea
A che età si può portare il neonato in piscina?
Il momento migliore per iniziare un corso di acquaticità è dopo il quarto mese di vita in modo che il bimbo sia già stato sottoposto a tutti i vaccini obbligatori e ci sia stata la cicatrizzazione completa dell’ombelico. Ovviamente, se l’accompagnatrice sarà la mamma, è importante che sia tornata in piena forma dopo il parto per vivere a pieno l’esperienza con il proprio bebè.
Quanto dura il corso di acquaticità?
Un corso di acquaticità dura circa 9 mesi e si compone di tre fasi:
- ambientamento
- galleggiamento
- immersione
Durante tutto il corso, il neonato deve essere accompagnato da uno dei genitori all’interno di una piscina con acqua bassa e riscaldata a 33°, generalmente piena di giochi per invogliare il bambino a entrare e per stimolare la sua fantasia.
Esistono controindicazioni?
Prima di iscrivere il bambino a un corso di acquaticità è consigliabile sottoporlo a una visita medica pediatrica. Generalmente questa attività acquatica è controindicata a bambini che soffrono di asma.