Napoli è una città ricca non solo di panorami mozzafiato, monumenti dall’ineguagliabile bellezza, ma anche di cultura, di superstizioni, di tradizioni che si possono raccontare attraverso la sua lingua. Esistono dei modi di dire napoletani che in una frase riescono a raccogliere tutta l’essenza di questa città, dando speranza, mettendo in guardia da qualcuno o qualcosa o sono utili a sottolineare la straordinarietà di un evento. Uno dei più famosi è certamente “Dicette o pappice vicino a’ noce, ramm’ o tiemp’ ca te spertose“, un verme che con calma riesce a bucare il guscio della noce e a gustarne il frutto, perfetto da utilizzare per incoraggiare alla pazienza.
- Modi di dire napoletani sull’amore
- Modi di dire napoletani sulle donne
- Modi di dire napoletani sul cibo
Modi di dire napoletani sull’amore
Tra i modi di dire napoletani uno dei protagonisti è la maschera del famoso Pulcinella. Un detto in particolare esprime il senso di come chi lavora duramente non viene mai appezzato, ma quando si gode un po’ di riposo e di felicità viene subito criticato: “Pulecenella quanno va ‘ncarrozza tutte ‘o vedeno, quanno tira, nisciuno ‘o vede“. Tanti sono anche i modi di dire napoletani sull’amore e cosa c’è di più grande dell’amore di una mamma, che è spiegato bene nella frase “Ogni scarrafone è bello ‘a mamma soja“. Comunque sia il figlio bello o brutto, intelligente o stupido per la mamma è sempre speciale e unico.
Modi di dire napoletani sulle donne
Quando qualcuno vuole intraprendere un’impresa impossibile i modi di dire napoletani sono vari, ma uno su tutti caratterizza la città: “A copp Sant’Elmo vò piglià o purpo a mmare“, cioè da Castel Sant’Elmo, che si trova su una collina di Napoli, si vuole pescare nel meraviglioso golfo, cosa non fattibile. Però non bisogna mai scoraggiare i partenopei, perché “Chi nun tene coraggio nun se cocca ch’ ‘e femmene belle“, chi non ha coraggio non va a letto con belle signore e signorine. Questo è uno dei tanti modi di dire napoletani sulle donne, un altro, che invece sottolinea la testa dura del gentil sesso, è” ‘A femmena comme nasce accussì pasce“, una donna come nasce così vive, difficilmente cambia.
Modi di dire napoletani sul cibo
Napoli è il posto ideale dove mangiare socialità uniche come la pizza fritta o i dolci come le sfogliatelle o i babà, proprio per questo legati alla tradizione culinaria esistono vari modi di dire napoletani sul cibo. Tra questi ce ne sono molti dedicati al pesce come “Frije ‘e pisce e guarda ‘a jatta“, friggi il pesce e guarda la gatta, che invita a stare attenti o “O pesce fete d’ ‘a capa“, ovvero il pesce puzza dalla testa, quando qualcosa non va la colpa è del capo, di chi prende le decisioni.