Secondo una ricerca scientifica inglese, gli animali sentono prima i terremoti perché avvertono la maggiore concentrazione di ioni positivi che viene emessa nell’aria da terreno e rocce prima che si verifichi il sisma. Tra le classi sulle quali ha maggiormente effetto il fenomeno vi sono mammiferi e uccelli, in particolare quelli che vivono sul terreno o nelle tane.
Lo studio a cura dei ricercatori inglesi
Gli animali sentono prima i terremoti: potrebbe sembrare una leggenda metropolitana, invece è una teoria del tutto fondata. Infatti uno studio condotto dagli scienziati della Anglia Ruskin University ha provato questo fenomeno e ne ha spiegato le cause. Nel 2011 la Dottoressa Rachel Grant, a capo di un team di ricercatori, ha osservato il comportamento degli animali selvatici all’interno del Parco Nazionale Yanachaga, in Perù. Grazie alle registrazioni effettuate tramite videocamere con sensore di movimento, la ricerca ha rilevato significativi cambiamenti nell’attività di numerose specie già a partire da ventitré giorni prima che un terremoto di magnitudo 7.0 colpisse la regione. Allo stesso tempo, registrando il riflesso delle onde radio a bassa frequenza nell’area intorno all’epicentro, gli scienziati hanno rilevato disordini nella ionosfera, iniziati due settimane prima dell’evento.
Il comportamento degli animali selvatici
In giornate normali le videocamere registravano tra i 5 e i 15 avvistamenti di animali, mentre nel periodo di 23 giorni precedenti al terremoto hanno rilevato meno di 5 movimenti giornalieri. Addirittura negli ultimi cinque giorni non è stato registrato alcun avvistamento: comportamento decisamente unico per questa regione. Una fluttuazione particolarmente ampia di ioni positivi si è verificata durante gli otto giorni precedenti, corrispondente con la totale assenza di attività da parte degli animali. Al termine del periodo di studio è stata quindi stabilita come causa più plausibile proprio l’aumento degli ioni positivi, che si sviluppa quando le rocce in profondità sono soggette a stress crescente durante il periodo di sviluppo del terremoto.