Il matrimonio è da sempre un rito intenso, spettacolare, romantico che celebra l’unione di due persone attraverso gesti e simboli che variano da cultura a cultura. Ogni epoca ha avuto le sue usanze sia dal punto di vista dello stile e degli abiti sia per quel che riguarda le scenografie e le tradizioni da rispettare. Le nozze in epoca greco-romana avevano regole ben precise, non erano mai celebrate per amore, ma per convenienza, per questo combinate dai parenti. La cerimonia era caratterizzata da un primo incontro tra lo sposo e la sposa con la pronuncia delle formule rituali matrimoniali che stabilivano un contratto tra i due. L’evento proseguiva con un sacrificio agli dei, il banchetto nuziale e terminava con l’accompagnamento della moglie dalla casa paterna a quella del marito. Tutti gli invitati alla festa, attraverso un corteo festoso illuminato da antiche fiaccole nuziali, partecipavano con canti e balli a questo passaggio degli sposi verso una nuova vita di coppia.
- La teda: l’albero delle antiche torce
- Il matrimonio romano
- Il corteo nuziale
- Le antiche fiaccole nuziali: una festa di luci
- Imeneo, il dio greco protettore dei matrimoni
- Tedofori: portatori della teda
La teda: l’albero dele antiche torce
Le antiche fiaccole nuziali erano un elemento fondamentale durante i riti sacri e quelli del matrimonio perché servivano a illuminare gli eventi che si concludevano o si svolgevano di notte, quando ormai la giornata era giunta al termine. Venivano portate a mano dai partecipanti alla cerimonia per far luce sulla strada che dalla casa della sposa conduceva fino a quella dello sposo, dove i due prendevano dimora come marito e moglie. Per realizzarle si utilizzavano i rami della teda, un pino selvatico molto resinoso che era considerato il più adatto per creare una fiamma splendente capace di durare a lungo, fino alla conclusone del rituale. Il termine con cui si indica quest’albero è utilizzato spesso, ancora oggi, proprio come sinonimo per definire un esemplare arcaico di torcia.
Il matrimonio romano
Il lume di resine che faceva breccia nella notte per illuminare la festa nuziale era uno degli elementi che caratterizzavano il matrimonio romano. Questo veniva contratto per motivi economici o politici, era del tutto combinato, anche perchè la donna era considerata soltanto una proprietà, che passava dal padre al marito con lo scopo di procreare e proseguire la discendenza. Esistevano tre tipologie di nozze: la confaerratio, la coemptio e l’usus. La prima era celebrata soprattutto dalle famiglie più ricche e aristocratiche dell’epoca. Era un rito religioso in cui gli sposi offrivano a Giove una focaccia di farro ed era presieduto da un importante sacerdote. La seconda era una sorta di compravendita fittizia in cui il genitore della sposa vendeva la figlia al futuro marito. Infine, c’era l’usus che era caratterizzato da una convivenza di almeno un anno tra i due coniugi sotto lo stesso tetto per poi decidere se sciogliere o continuare l’unione.
Il corteo nuziale
Il rito matrimoniale iniziava al mattino delle nozze con la vestizione della sposa con una tunica bianca senza orli, il viso veniva coperto da un velo color arancione fiammeggiante, il cosiddetto flanneum e in testa le veniva deposta una corona di maggiorana e verbena o di fiori d’arancio. I due sposi si univano in matrimonio davanti ai testimoni e ai partecipanti e si scambiavano promesse e insieme offrivano un sacrificio agli dei per ottenere protezione per la loro unione. Alla fine della celebrazione si festeggiava l’evento con un sontuoso banchetto al termine del quale partiva il corteo nuziale. La sposa veniva presa per il polso e trascinata, come se fosse stata rapita, su un carro guidato da cavalli o da muli o da buoi a seconda delle possibilità economiche della famiglia. A guidare gli invitati verso la casa dello sposo erano amici e parenti che cantavano, ballavano e suonavano per le strade della città per rendere partecipe tutta la comunità a tale avvenimento.
Le antiche fiaccole nuziali: una festa di luci
Il rito comunitario, che prevedeva il trasferimento della sposa verso la casa del marito, coinvolgeva tutto il paese. Durante il tragitto c’era chi portava dei doni, chi il corredo, tutti partecipano alla festa uscendo fuori dalle loro case. Le vie della città si illuminano e l’intera comunità diventava testimone dell’unione tra l’uomo e la donna. Un corteo danzante invitava a unirsi all’allegria contagiosa e le antiche fiaccole nuziali avevano un’importanza fondamentale non solo perché servivano a far luce durante il cammino, ma anche perché simboleggiano l’importanza del matrimonio. La quantità di torce accese indicava quanto erano sfarzose le nozze, definendo il valore, lo status sociale degli sposi e l’importanza che avrebbero avuto all’interno della società.
Imeneo, il dio greco protettore dei matrimoni
Nella mitologia greca è presente la figura del protettore dei matrimoni che viene spesso rappresentato come un bellissimo adolescente che tiene in mano una delle antiche fiaccole nuziali, il suo nome è Imeneo. Secondo la leggenda il figlio di Apollo si innamorò di una fanciulla di Atene, la quale fu rapita insieme ad altre ragazze e allo stesso dio, scambiato per una donna, da un gruppo di pirati. Durante la notte il ragazzo uccise i rapitori e riconsegnò le donne alle loro famiglie e in cambio chiese di poter sposare la giovane di cui era innamorato. Il loro fu un matrimonio felice per questo veniva sempre simboleggiato all’inizio del corteo nuziale, come un buono auspicio. In un poema, il poeta Catullo lo invoca in un canto per le nozze: “o Imeneo Imen, o Imen Imeneo… qui vieni col tuo piede bianco fasciato d’oro: eccitato dall’allegria del giorno, con voce squillante canta gli inni nuziali, batti coi piedi la terra e impugna la fiaccola di pino“.
Tedofori: portatori della teda
La teda, l’antica fiaccola nuziale, è ancora oggi utilizzata quando si fa riferimento ai tedofori, coloro che portano la teda, ovvero la torcia olimpica. Si tratta di personaggi dello sport, atleti che hanno lasciato il segno e che conducono il fuoco sacro da Olimpia, dove i giochi sono nati fino a destinazione, attraversando, in diverse tappe, il pianeta. Tra i più famosi tedofori si ricorda il pugile Muhammad Alì. L’utilizzo delle fiaccole caratterizza ancora i matrimoni, anche nell’epoca attuale. Sono l’ideale per creare un’atmosfera romantica e intima. Inoltre il fuoco è da sempre scelto per le nozze come un simbolo di passione ed energia e sognarlo indica l’avvicinarsi di una gravidanza.