Mangiare frutta è importante in qualsiasi tipo di regime alimentare. È ricca di fibre, vitamine, antiossidanti e riesce a far sentire un senso di sazietà. Nutrirsi solo con questo alimento, però, fa bene o fa male? La dieta fruttariana è uno stile di vita che mette al centro questo alimento in qualsiasi momento della giornata, ogni volta che si ha fame. Non è semplice mantenere costante questa scelta nutrizionale, per questo ci sono molte varianti: c’è chi mangia solo frutta cruda, chi cotta e cruda, chi solo quella caduta a terra e chi sceglie di essere fruttariano solo per il 50 o il 75% delle calorie che deve assumere quotidianamente.
Dieta fruttariana per dimagrire
Tra i fruttariani più famosi ci sono Gandhi, Leonardo da Vinci e anche Steve Jobs, ma come funziona la dieta fruttariana? Gli esperti di questo tipo di alimentazione suggeriscono di mangiare ogni qualvolta si ha fame e di dedicarsi a un elemento alla volta, seguendo la tabella della frutta di stagione. La scelta del menù è ampia, l’importante è variare tra fragole, mele, ciliege, lamponi, banane, uva, meloni, ma anche pistacchi noci, mandorle, semi di girasole, di zucca, noci di cocco, uva e anche prugne secche, datteri ficchi. La dieta fruttariana per dimagrire può servire nel breve periodo, per poi integrarla a un’alimentazione più completa.
La dieta fruttriana è pericolosa?
La scelta di mangiare solo i frutti che si trovano in natura può essere di tipo etico o una decisione per perdere peso con gusto, ma non ci sono solo benefici. La dieta fruttariana è pericolosa nel momento in cui si hanno delle carenze nutrizionali, infatti è priva di calcio, di ferro, di vitamine B e D e anche di acidi grassi fondamentali per l’organismo. Ci sono anche dei risvolti psicologici importanti. In alcuni casi chi segue questa dieta può diventare ossessionato dal cibo, avere sempre fame e vivere un isolamento sociale per la difficoltà di trovare ristoranti e locali in grado di soddisfare le proprie esigenze culinarie.
La dieta paleontologica
La dieta fruttariana è collegata anche a un’altra molto simile, che secondo i seguaci ricorda quella degli uomini delle caverne. Si tratta della dieta paleontologica prettamente crudista, che fa riferimento all’età prima della scoperta del fuoco. Tra i cibi che vengono portati in tavola ci sono pesci, crostacei, insetti, vermi, uova, radici, noci, frattaglie e frutta. È una dieta non molto salutare, perché degli alimenti crudi bisognerebbe essere sicuri della provenienza e non tutte le persone riescono a digerire queste prelibatezze.