Fresca e dissetant: la ginger beer è la bibita preferita dai giovani inglesi, esiste sia la versione alcolica che analcolica. Ed è proprio in questo paese che ha avuto origine, nel lontano 1700, per poi trovare fortuna nel resto del mondo. Per la preparazione di questa bevanda venivano impiegati contenitori in terracotta molto resistenti e sigillati con uno smalto speciale, in grado di contenere la forte pressione sviluppata dalla fermentazione degli ingredienti. Il successo di questo cocktail allo zenzero fu immediato, tanto da essere prodotto e venduto in tutte le città inglesi già agli inizi del 1900, periodo in cui veniva chiamato small beer. L’appellativo di birra questo drink lo deve principalmente al suo processo di lavorazione, poiché con questo tipo di bevanda, in realtà, non ha nulla in comune se non la fermentazione.
Il cocktail ginger beer
Zucchero, limone, radice di zenzero, acqua e lievito di birra sono gli ingredienti del cocktail ginger beer, il quale rientra nella categoria dei soft drink per il suo ridottissimo contenuto alcolico. L’alcol etilico, infatti, può essere presente esclusivamente in quanto risultato della fermentazione dei lieviti, tanto che, ai suoi esordi, questa bibita veniva consumata principalmente dai ragazzini. Oggi è possibile acquistarla già pronta, prodotta da grandi stabilimenti industriali specializzati in bevande e alcolici, con la possibilità di trovarla in diverse varianti di gusto grazie all’aggiunta di altri ingredienti e aromi, come la liquirizia, il ginepro o il peperoncino. Inoltre viene utilizzato come ingrediente base per la preparazione del Moscow Mule.
Ginger beer e Ginger ale
Esiste un altro cocktail che spesso viene confuso con la ginger beer per la sua assonanza e per la presenza della stessa spezia tra i suoi ingredienti principali. Si tratta del ginger ale, un cocktail analcolico gassato e zuccherato ottenuto sempre dalla radice di zenzero. Ne esistono diverse varianti aromatizzate alla frutta, oltre a due versioni: una golden, da sapore intenso e dal colore scuro; una dry o pale-dry, dal gusto più delicato e di colore più chiaro. Ma quali sono le differenze tra ginger beer e ginger ale? Eccole:
- La ginger beer ha origine in Inghilterra, mentre il ginger ale nasce negli Stati Uniti
- Le bollicine della ginger beer derivano dalla fermentazione del lievito con lo zucchero, grazie alla quale può contenere tracce di alcool; il ginger ale è completamente analcolico, poiché semplicemente addizionato con anidride carbonica
- La storia della ginger beer inizia nel Settecento, inizialmente inventata come rimedio naturale contro il mal di mare, ha poi riscosso successo come bibita; il ginger ale nasce solo successivamente, alla fine dell’Ottocento, diffondendosi principalmente nell’epoca del Proibizionismo, periodo in cui veniva addizionato agli alcolici per nasconderne odore e sapore.
Dove comprare la ginger beer
- A Tutta Birra: uno beer shop di Milano in cui è possibile trovare più di cinquecento tipi di birre da tutto il mondo, oltre a bicchieri da collezione e da degustazione, prodotti e kit per l’homebrewing, libri e molti altri articoli dedicati ai veri appassionati della birra. Il negozio organizza anche degustazioni e visite guidate agli impianti di produzione.
- Roybeer: il ritrovo degli amanti della birra che propone esclusivamente birre artigianali. Dedito alla vendita al dettaglio e alla fornitura di locali e pub, il negozio propone esclusivamente il meglio della produzione birraia in bottiglia, oltre a preziosi consigli sulla degustazione e gli stili birrari. Disponibili anche bicchieri e attrezzature per homebrewing.
- Enoclub: pur essendo rinomata come enoteca, questa attività propone interessanti chicche per gli appassionati delle bevande alcoliche e non, tra cui anche la ginger beer. L’attività, a conduzione familiare, è improntata alla convivialità, all’attenta selezione di prodotti d’eccellenza, all’ampio assortimento, al fine di soddisfare a pieno i suoi tanti clienti.
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