Ricca di sali minerali e vitamine, povera di calorie, invitante come l’estate: è la pesca percoca, un frutto rinfrescante e dissetante, con proprietà depurative e diuretiche. Rispetto alla pesca classica, la percoca è caratterizzata da una polpa molto compatta e molto aderente al seme. Spesso, infatti, è necessario un coltello per staccarla. Questo è anche il motivo per cui le percoche vengono spesso utilizzate dall’industria alimentare, ma anche dalle casalinghe, per la realizzazione di confetture, succhi, pesche sciroppate, conserve e puree. Anche l’industria della distillazione si serve di questo frutto dall’intenso profumo e dal sapore prelibato.
Varietà di pesche Percoche
Le percoche vengono coltivate in molte regioni italiane, in modo particolare in Campania, Calabria, Puglia, Basilicata e Emilia Romagna. La Campania è la zona più famosa per la produzione di percoche, tanto che quattro varietà di pesche sono riconosciute come Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT), nella categoria “prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati”:
- Percoca Puteolana
- Percoca Giallona di Siano
- Percoca col Pizzo
- Percoca Terzarola
Fra le altre varietà, da segnalare troviamo sono la percoca di Turi (provincia di Bari) e la percoca Romagnola. A livello commerciale esistono anche le percoche Galdiero, Romea, Baby Gold, Di Francia, Everest, Carson, Tebana, Federica e Calante.
Percoca, non solo pesca a polpa gialla
Generalmente la percoca è una varietà di pesca a polpa gialla. Esistono però anche percoche a polpa bianca, dorata o rossa, come ad esempio la percoca terzarola. La caratteristica fondamentale rimane sempre quella: una polpa compatta e molto aderente al seme. Questa varietà di pesca ha tantissimi impieghi in cucina: in Campania è molto diffusa l’usanza di preparare pesche e vino, una sorta di sangria in cui le percoche vengono tagliate a pezzi e immerse nel vino bianco o rosso. Oltre che bagnate nel vino, le percoche sono perfette per preparare sorbetti, budini, torte, crostate e ottime confetture. Se siete di Milano, potete acquistare delle ottime pesche percoche al fruttivendolo Colonnetta, alla Casa della Frutta o all’Oasi delle Primizie.
Fare la marmellata di percoche
Adesso che conosciamo le caratteristiche di questo frutto, scopriamo uno dei tanti modi per fare la marmellata di percoche. Innanzitutto bisogna procurarsi 1 chilo di pesche, 300 grammi di zucchero semolato, 1 limone e alcuni vasetti di vetro da sterilizzare accuratamente. Le percoche vanno pulite, private del nocciolo e pesate: dovremmo ricavarne circa 700 grammi. Vanno quindi uniti lo zucchero e alcune gocce di succo limone e il tutto va lasciato macerare per almeno 3 ore, fino a scioglimento dello zucchero. Il composto va quindi trasferito in una pentola alta e capiente per dare inizio alla cottura, a fuoco medio. È importante schiumare ogni tanto. Vi accorgerete che la confettura è pronta quando, versandone un cucchiaino in un piatto e inclinandolo, non scivolerà. La marmellata va invasata nei vasetti sterilizzati che, una volta chiusi, vanno capovolti fino a raffreddamento.