Tra le possibili malformazioni uterine congenite nella donna ne esiste una tanto frequente quanto poco diagnosticata, di cui soffre mediamente il 7% delle donne: l’utero setto. Cerchiamo di capire in che cosa consiste e come può essere curata.
Dotti di Müller
L’utero setto è una malformazione dell’utero che comporta la presenza di una parete a livello longitudinale, costituita da tessuto muscolare e fibroso, che va dalla base dell’utero alla cervice, dividendo completamente o parzialmente la cavità dell’utero.
Si parla di utero setto completo quando il tessuto suddivide in modo totale la cavità, arrivando fino alla cervice, o anche in qualche caso fino alla vagina; di utero subsettato quando il tessuto separatorio genera una suddivisione solo parziale.
Questa anomalia congenita risale a uno sviluppo errato dei dotti di Müller, i piccoli condotti genitali che si generano normalmente a partire dalla sesta settimana di vita dell’embrione e gradualmente si fondono formando utero, tube di Falloppio e vagina. Quando questa fusione non è completa e la parete divisoria dei dotti non si riassorbe del tutto, siamo di fronte alla patologia dell’utero setto.
Metroplastica isteroscopica
Molte donne che soffrono di questa patologia ne sono completamente all’oscuro, in quanto è asintomatica. I problemi che può causare si scoprono per lo più quando si sta cercando un bambino, perché l’utero setto può causare un’alta incidenza di aborti spontanei, parti prematuri o posizionamento del feto in posizione podalica o trasversale.
Esiste un intervento chirurgico che può correggere la malformazione rimuovendo il tessuto fibroso del fondo uterino con un isteroscopio operativo, strumento molto sottile che opera collegato a una telecamera: la metroplastica isteroscopica.
In base all’estensione del setto, il chirurgo valuterà se eseguire l’operazione in anestesia locale o sotto sedazione. L’intervento dura solitamente pochi minuti e viene realizzato in day hospital. Dopo 40 giorni e una mestruazione, è raccomandata una isteroscopia di controllo, che serve a sondare la corretta cicatrizzazione del fondo uterino e a verificare che non si siano sviluppate delle aderenze. L’isteroscopia diagnostica è una tecnica completamente indolore che permette di esaminare con precisione la cavità uterina.
Non tutte le donne affette da questa malformazione devono ricorrere alla metroplastica, anche perché pare non ci sia un collegamento tra problemi di sterilità e utero setto. L’intervento è raccomandabile in caso di utero setto completo e in pazienti che hanno subito diversi aborti spontanei.
u