Tutti hanno avuto almeno un compagno di scuola che ospitava a casa sua una tartaruga di acqua dolce, ma più raro è conoscere persone che hanno scelto di adottare una tartaruga di terra. Ecco perché tutti hanno in mente la vaschetta per le tartarughe d’acqua dolce, ma pochi sanno che esiste un “rifugio” analogo anche per le tartarughe di terra.
Stiamo parlando delle tartarughiere di terra, terrari di varie dimensioni e modelli, necessari per offrire un rifugio accogliente e sicuro alla tartaruga di terra.
A ogni tartaruga il suo terrario
Le tartarughe di terra sono abituate a muoversi in ampie porzioni di terreno su cui camminano, mangiano e rispondono ai loro istinti quotidiani. L’ideale per loro sarebbe recintare il giardino e farle vivere lì, ma nel caso in cui la casa non abbia un giardino si può ricorrere a un terrario da posizionare all’aperto.
Le tartarughiere variano in tipologia e dimensione in base al tipo di tartaruga e alle sue esigenze: se la tartaruga esotica ha bisogno di essere riscaldata costantemente nell’arco dell’anno, la tartaruga europea è abituata a climi temperati quindi non richiede un impianto di riscaldamento artificiale.
L’ideale per quella esotica sarà allora pensare a vere e proprie piccole serre che possano garantire un calore costante con lampade in ceramica e tappetini riscaldanti. La tartarughiera più adatta a loro è chiusa, dotata di un vetro e di un sistema di riscaldamento e di illuminazione; per le europee sono più adatte le tartarughiere di terra, utilizzabili anche da quelle esotiche durante la bella stagione quando si preferirà esporle alla luce naturale.
Come allestire le tartarughiere
Le Testudo hermanni, Testudo graeca e Testudo horsfieldi possono stare all’aperto d’estate, se la temperatura notturna non scende sotto i 18°C, in un luogo recintato, spazioso e protetto dagli altri animali, che offra posti soleggiati e posti all’ombra. Le tartarughiere di terra sono pensate per garantire a questi animali un luogo asciutto e molto spazioso. Sono caratterizzate da una base profonda circa 25 cm, composta da terriccio, sabbia e argilla e, in caso manchi nell’ambiente la luce solare diretta, di una lampada specifica a raggi UV-B, fondamentali per garantire i processi di fissaggio del calcio della corazza. Se il terreno non è abbastanza umido, si può impiegare un nebulizzatore, poi compattare il terreno e livellarlo.
Variabili anche le dimensioni: una tartaruga di terra adulta ha bisogno di un terrario di almeno 2 mq e se le tartarughe sono più di una, lo spazio sarà aumentato in proporzione.
Nel terrario devono sempre esserci due aree, la prima in cui collocare una piccola ciotola d’acqua profonda circa 2-3 cm, la seconda con arbusti o una tettoia per ripararsi dal sole troppo forte nelle giornate afose o fornire un rifugio durante la pioggia. Il recinto, generalmente di rete o lastre di ardesia, va parzialmente interrato, perché altrimenti le tartarughe potrebbero scavare ed evadere. Si possono aggiungere sassi, erbe commestibili, vaschette.
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